Ticino
Michelin: il Ticino perde stelle
Redazione
15 anni fa
Escono dalla Guida il Motto del Gallo di Taverne - lasceranno l'attività De La Iglesia e Tenca - e il Conca Bella di Vacallo

Il Ticino perde stelle. Quelle della guida Michelin tanto per intenderci, che proprio oggi presenta i migliori ristoranti del 2010. Se con 101 stelle, la Svizzera conserva il primo rango di paese più "stellato" per abitante, il nostro cantone ne perde due - il Motto del Gallo di Taverne e il Conca Bella di Vacallo - rimanendo a quota tre. Restano quindi nella guida rossa il Sant’Abbondio di Sorengo, la Locanda Orico di Bellinzona e l’Ecco (Hotel Giardio) di Ascona. Ma per il Motto del Gallo non è finita qui. Sì, perché da marzo lasceranno l’attività José De La Iglesia e Piero Tenca, rispettivamente chef de cuisine il primo, sommelier e maître il secondo. “In seguito alla vendita del locale avvenuta nel 2007 – spiega De La Iglesia dalle colonne del Corriere del Ticino – era stato stabilito di terminare con il mese di settembre, ma la società che è subentrata non ha ancora deciso il destino futuro dello storico ristorante, di conseguenza il termine è stato rinviato ai primi mesi del 2010. In ogni caso al 90% per la fine di marzo io e Piero Tenca lasceremo l’attività”. E aggiunge: “Il tempo passa purtroppo anche per noi e questo tipo di lavoro impone un impegno tutt’altro che trascurabile che richiede ore e ore di sacrificio. E dopo 45 anni di attività vorrei poter trovare un po’ di tempo anche per me. La decisione di lasciare era comunque ampiamente nota ai giornalisti di settore e ai colleghi ristoratori e naturalmente alle guide”. E ora cosa capiterà al Motto del Gallo? “Noi restiamo disponibili per fornire consulenza – osserva lo chef – ma evidentemente tocca ora ai nuovi soci trovare una soluzione. Abbiamo lavorato sempre in funzione della clientela e abbiamo ospiti affezionati da un trentennio. Quando ci vengono a trovare è come se incontrassimo un parente e come tale dobbiamo festeggiarlo, e ci auguriamo che questo possa continuare anche in futuro”.

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