
La bellezza non passa sempre per i canonici 90-60-90. A volte si può essere 112-100-120 e sentirsi comunque bellissime e felici. Lo sa bene Katia Cattaneo, una donna di Mendrisio che ha smesso di crucciarsi per la perfetta forma fisica e ha cominciato a cercare il benessere e l’orgoglio di essere quello che si è. Un orgoglio che l’ha portata a sfilare e competere in concorsi di bellezza, arrivando a diventare Miss Ticino Curvy e ottenere una prestigiosa quarta posizione nel concorso nazionale riservato alle donne un po’ più formose. Ma quella di Katia non è solamente una sfida estetica: il suo vuole essere un messaggio a chi ha difficoltà a guardarsi allo specchio e piacersi.Katia, come mai hai deciso di partecipare ai concorsi di bellezza per donne “curvy”?Sin da bambina ho avuto una corporatura robusta: questo mi ha causato tante sofferenze e discriminazioni. Mi ricordo ancora il sentimento di frustrazione quando un vestito che mi piaceva non mi stava. Con gli anni ho elaborato una maggiore consapevolezza e partecipare a questo concorso è stata una rivalsa verso chi mi prendeva in giro ma anche verso la vecchia me che non credeva in sé stessa. E poi ovviamente c’è stata un po’ la sfida dettata dalla vanità…
Quindi ti senti bella?Sicuramente mi piaccio molto: negli anni ho capito che la bellezza non è un canone prestabilito ma una condizione mentale. Con il tempo smettiamo di cercare la bellezza nella taglia o nel peso, ma la troviamo anche nell’interiorità di una persona, nel suo carattere e nel suo approccio alla vita. E oggi mi sento bella sia fuori che, soprattutto, dentro.C’è però chi critica le curvy, dicendo che sono un modello poco salutare per le donne.Ma io non sostengo l’obesità, assolutamente. Il benessere fisico è importantissimo. Io tengo sotto controllo il peso e lavoro per migliorarmi, ma non ne faccio un’ossessione. Semplicemente non mi nascondo se ho qualche chilo in più e non ho sensi di colpa se mi capita di mangiare un dolce. Non vivere con l’ansia per il proprio aspetto fisico non vuol dire disinteressarsi della proprio condizione di salute, anzi.Sei molto seguita sui social, dove pubblichi anche foto in lingerie. Tuo marito non è geloso?Fortunatamente ho un marito che mi sostiene molto. E anche le mie figlie vedono positivamente i miei servizi fotografici. Vedono la mia sfida come un’ispirazione per affrontare meglio le loro paure da ragazze adolescenti.E chi ti segue sui social cosa dice?In generale vedo che i commenti sono positivi e tante ragazze, anche magre ma che non si piacciono, mi chiedono consigli.E quale consiglio dai loro?Di osare e spingersi dove si pensa non sia possibile arrivare. Perché la paura è solo un nostro blocco mentale, che alle volte ci impedisce di vivere con gioia la nostra vita. Ma soprattutto dico loro di apprezzare quello che sono e quello che hanno. Perché siamo noi il nostro bene più prezioso.Che progetti hai per il futuro?Sto per lanciare, assieme a una socia, una linea di abbigliamento. Niente capi esclusivamente per curvy: faremo dalla 40 alla 52, vestiti creati dalle donne per le donne. Proprio per questo saranno realizzati da sole donne, cercando di tenere i prezzi accessibili: perché io spendevo tanto per trovare certi vestiti di qualità e non voglio che ciò avvenga in futuro ad altre ragazze.
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