Oggi, martedì, il Consiglio di Stato ha incaricato l'ex procuratrice pubblica e avvocato Maria Galliani di fare chiarezza sulla segnalazione di mobbing presentata da una segretaria del Tribunale penale nei confronti di una sua collega. Lo conferma a Ticinonews il Servizio dell’informazione e della comunicazione del Consiglio di Stato. La notizia era stata anticipata da Libera TV. Il Governo ha dunque sì conferito un mandato a Galliani "per effettuare degli accertamenti preliminari che riguardano il settore amministrativo del Tribunale penale". L'Esecutivo precisa però che da questi approfondimenti preliminari "sono escluse le questioni riguardanti i giudici che sono di competenza del Consiglio della Magistratura".
La posizione del Consiglio della Magistratura
Ieri, lunedì, il Consiglio della Magistratura ha infatti confermato che nei confronti dei due giudici Siro Quadri e Francesca Verda Ciocchetti è stata presentata una segnalazione da tre loro colleghi - verosimilmente Mauro Ermani, Amos Pagnamenta e Marco Villa. Inoltre ci sarebbe una terza segnalazione a carico dello stesso Ermani presentata "da terzi". Il Consiglio sostiene che queste segnalazioni concernono fatti diversi fra loro, "non sono reciproche e nemmeno l’una la conseguenza dell’altra", come invece è stato speculato sui media.
"Un intreccio di problematiche relazionali che non vanno bene"
Nel frattempo anche Matteo Quadranti (PLR) ha inoltrato un'interrogazione sul caos che ha investito il Tribunale penale. Il parlamentare si dice sorpreso di come emergano "mobbing di lunga durata, se non molestie sessuali quantomeno apprezzamenti inopportuni, vendette, ricattini, protezionismi e faziosità". La preoccupazione è quindi grande. "Se fosse stato un caso isolato tra due persone sarebbe stato grave, ma avrebbe potuto seguire l’iter corretto", spiega il granconsigliere ai microfoni di Ticinonews. "Ma da quello che ho appreso io ci sono discussioni o litigi tra segretarie e segretarie, tra segretarie e il cancelliere, tra il cancelliere e i giudici... insomma, c’è veramente un intreccio di problematiche relazionali che non vanno bene". La preoccupazione di Quadranti è che tutto ciò incida sull’efficacia e il buon funzionamento del Tribunale, perché "sappiamo che si lavora bene se si lavora in armonia".