
Già qualche mese fa alcuni dipendenti del McDonald’s del Sottoceneri avevano denunciato episodi di mobbing e vessazioni sul posto di lavoro da parte della responsabile del personale.
Inizialmente, secondo i dipendenti, il gerente non aveva dato seguito alle lamentele e gli stessi si erano in seguito rivolti alla stampa. McDonald’s aveva tolto l’incarico alla donna ma i problemi non sarebbero finiti tanto che sul sito vimeo.com è addirittura apparso un video (adesso rimosso a seguito di un claim della stessa multinazionale) dove viene spiegato il seguito della vicenda: secondo gli autori della segnalazione la donna, nonostante fosse stato assicurato che non avrebbe avuto più contatti col personale, continua a trattare male i dipendenti, con "le risorse umane di Mc Donald's Svizzera che non hanno ascoltato né capito niente".
Abbiamo pertanto contattato McDonald’s Svizzera per una presa di posizione sul caso. "Da McDonald’s Svizzera ci relazioniamo mediante il dialogo e la cultura del feedback. Questo è fondamentale affinché nel nostro team McDonald’s, composto da più di 40 licenziatari e 7000 collaboratori in oltre 165 ristoranti, si possa collaborare in modo ottimale. Per principio non possiamo reagire o prendere posizione su segnalazioni anonime".
"Nell’aprile del 2017 un licenziatario del Ticino ha avuto una discussione con suoi i collaboratori che si sono espressi sull’ambiente di lavoro nel ristorante dove sono impiegati (i riscontri riguardano un ristorante in Ticino, gestito da un licenziatario. I licenziatari sono imprenditori indipendenti che stipulano contratti e dirigono i collaboratori in modo autonomo)".
"Il licenziatario ha preso molto sul serio il riscontro di questo gruppo di collaboratori e si è messo subito in contatto con il sindacato Unia, sindacato che rappresenta i collaboratori, per mettere a fuoco i punti critici. Il licenziatario ha implementato immediatamente dei provvedimenti che sono stati apprezzati dai collaboratori e da Unia. Per quanto riguarda questa situazione, siamo in stretto contatto con il licenziatario e sappiamo che anche Unia monitora quanto sta accadendo".
MS
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