
Il Tribunale federale (Tf) ha respinto il ricorso che chiedeva la riapertura del caso del 48enne imprenditore tedesco morto al volante di una Tesla elettrica incendiatasi dopo aver sbandato in un cantiere autostradale nel tratto a nord della galleria del Monte Ceneri nel 10 maggio del 2018. La sentenza dello scorso 27 novembre conferma le conclusioni cui erano giunte la Procura e la Corte dei reclami penali (Crp) ticinese.
Il Ministero pubblico ha decretato per due volte l’abbandono del procedimento penale aperto contro ignoti, ritenuto che la serie di accertamenti tecnici e peritali non aveva permesso di stabilire l'esistenza di circostanze imputabili a terzi. Nessuna colpa neppure per l'Ufficio federale delle strade, dato che la segnaletica è stata giudicata adeguata e conforme. La conclusone a cui si è giunto è quindi che l’incidente sia riconducibile soltanto a negligenza e distrazione del conducente che ha perso la padronanza dell'auto.