Dopo la requisitoria della pp Margherita Lanzillo, che ha chiesto la conferma della pena inflitta a Lisa Bosia Mirra, nel primo pomeriggio ha preso la parola il difensore dell'ex deputata socialista, l'avvocato Pascal Delprete.
“Non contestiamo i fatti ne’ la legge, chiediamo però che la legge sia interpretata secondo l’accordo di Schengen”, ha esordito l’avvocato prima di ribadire le ragioni umanitarie: “Il 2016 è stato caratterizzato da un flusso migratorio con pochi precedenti. Lisa Bosia Mirra a Como ci stava tutti i giorni e assisteva, impotente, alla frustrazione dei profughi. Occorrerebbe valutare anche il bene giuridico protetto (lo stato dei migranti) in rapporto al bene giuridico leso (la sicurezza svizzera)”, ha concluso Delprete chiedendo il proscioglimento dell’imputata dalle accuse. Se non dovesse essere il caso, il legale propone la multa simbolica di 1 franco svizzero.
Le ultime parole le ha pronunciate Bosia Mirra: “Ognuno ha agito secondo coscienza, non sono mai stata la regista di un’organizzazione”. La sentenza è attesa nei prossimi giorni.
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