Ticino
Nebiopoli di successo, ma si valuta di spostare il carnevale al Palapenz
Redazione
3 giorni fa
A livello organizzativo il bilancio è positivo, ma non mancano riflessioni sul futuro a seguito delle lamentele. Il presidente Gazzani: "Valuteremo seriamente se andarcene al Palapenz".

Nel fine settimana è andata in scena la 65esima edizione del Carnevale Nebiopoli. Un’edizione di successo, complice anche il bel tempo, che ha richiamato nella cittadina di confine una fiumana di gente: stando alle stime solamente al corteo di sabato pomeriggio hanno partecipato circa 23'000 persone. Grande folla anche durante i bagordi notturni, in cui vi sono però anche le classiche note dolenti a livello sanitario e di sicurezza. “Le diffide emanate sono in linea con gli scorsi anni, parliamo di un paio di decine di casi trattati in questo ambito”, spiega il presidente Alessandro Gazzani a Ticinonews. “Anche i casi sanitari sono rimasti stabili: sul pubblico totale presente all'intero evento, che supera le 40mila persone, si tratta di numeri tranquilli e controllabili”. Un fenomeno che ha però toccato in modo particolare il presidente e che "non si vedeva più nell'era post-covid" è il consumo di alcool da parte di minorenni. “Abbiamo dovuto trattare un numero in crescita di minorenni che hanno abusato di alcol. In base ai nostri controlli, a quelli dei sanitari e della polizia presente sul posto, abbiamo constatato che si tratta di acquisto di alcol effettuato privatamente, fuori dalle nostre mura e dalla nostra competenza di organizzazione. È un po' peccato vedere questo tipo di situazione".

“Valuteremo seriamente se andarcene al Palapenz”

Nonostante a livello organizzativo il bilancio sia tutto sommato positivo, sono in corso delle riflessioni sul futuro. La presenza del villaggio in pieno centro non piace infatti a tutti e non sono mancate lamentele. "Ci è venuta voglia di prendere il carnevale e portarlo in una zona più tranquilla, in cui riuscire ad organizzare meglio una serie di cose. Andare verso il Palapenz vorrebbe però dire togliere dal centro cittadino un importante evento a quelli che ne beneficiano. Ma non vi nascondo che faremo questo ragionamento nelle prossime settimane. Siamo arrivati a un punto di rottura su alcune situazioni e vogliamo capire prima di tutto se rinnovare questo impegno e poi valutare se cambiare qualcosa”. Di certo si tratterebbe di un bel cambiamento. A tal proposito Gazzani cita l’esempio del carnevale di Roveredo. “Si sono ‘ghettizzati’ all'interno delle strutture, tagliando fuori le attività del paese. Una mossa che scontenta queste ultime. Ma capisco che si arriva a fare questo tipo di ragionamento se la gente non si smolla un po' per la situazione. Capisco che il carnevale non debba piacere o essere amato da tutti. D’altro canto, discutere con chi dovrebbe aiutarti è abbastanza demotivante e mi dispiace. Faremo anche noi i nostri ragionamenti per capire come approcciare la struttura logistica in queste modalità”.