Turismo
Nel Locarnese il settore turistico spinge sull’acceleratore in vista del 2025
©Chiara Zocchetti
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Redazione
6 giorni fa
Dopo un 2024 difficile con un calo stimato dei pernottamenti del 4%, L’OTR Locarnese e valli fa il punto sul 2025. A preventivo c’è un rosso di 250mila franchi ma l’offerta resta inalterata. I turisti svizzeri restano lo zoccolo duro, ma nel mirino sempre più americani ed europei.

Premere sull’acceleratore dopo 12 mesi non facili, confermando in toto la ricca offerta di progetti ed eventi e aprirsi a nuovi investimenti. Sono le direttive del 2025 per l’OTR lago maggiore e valli che oggi ha fatto il punto dell’andamento turistico nella regione, dopo un 2024 che verosimilmente chiuderà con un un calo del 4% di pernottamenti. “Sicuramente l’offerta eventi e tutto il resto rimarrà inalterato”, ci spiega Aldo Merlini, presidente OTR Lago Maggiore e Valli, sottolineando tuttavia come nell’anno in corso “abbiamo dovuto fare i conti con una primavera disastrosa, a cui si sono aggiunti gli eventi in Vallemaggia, a cui l’Ente turistico è sempre stato vicino”. Questi eventi straordinari hanno conseguentemente portato a un grosso calo dei pernottamenti. “Durante l’estate e l’autunno abbiamo però recuperato e le cifre sono molto vicine a quelle dei periodi pre-pandemici”. L’auspicio per il 2025, ci dice sempre Merlini, è quello di migliorare “ma con i preventivi rimaniamo su cifre giuste per evitare di imbattersi in eventi spiacevoli”.

L'arrivo sulla piazza di impor

Un preventivo conservativo, dunque, che segna a bilancio un deficit di 250mila franchi, ma che non lesina sui tanti eventi, manifestazioni sportive (con un boom di quelle outdoor) e progetti generali per una regione che continua ad attrarre nuovi gruppi e nuovi investitori. Un esempio importante è il gruppo americano Marriot, che potrebbe entrare al Grand Hotel. “Stiamo quindi parlando dell’arrivo di nuove catene”, spiega Benjamin Frizzi, direttore operativo OTR Lago Maggiore e Valli. Fra questi c’è ad esempio la Hampton by Hilton, il Gruppo germanico Dorint Resort & Spa – arrivato a Riazzino – e come detto il Gruppo Marriot. “Tutto questo ci testimonia che se le catene decidono di investire nella nostra regione significa che sono stati fatti dei calcoli che hanno dimostrato che qui c’è potenziale e c’è un futuro per il turismo”. L’arrivo di Marriot al Grand Hotel sarebbe sicuramente una novità di rilievo, ma quando si potrà nuovamente accedervi? “I lavori procedono molto bene e mi risulta che nel 2026 dovremmo poter celebrare l’inaugurazione dell’hotel. E se veramente sarà gestito dalla catena americana, questo ci permetterà realmente di avere una risonanza mediatica molto importante, soprattutto sul mercato americano”.

Il 75% dei turisti sono svizzeri

Turisti americani che, assieme a quelli provenienti dal Nord Europa, al Regno Unito e al Benelux, stanno divenendo sempre più importanti per la regione, che comunque mantiene il suo zoccolo duro ancorato ai rossocrociati. “Noi negli ultimi 20 anni abbiamo sempre detto che saremmo rimasti sul mercato elvetico”, precisa Fabio Bonetti, direttore OTR Lago Maggiore e Valli, spiegandoci che la meteodipendenza “la combattiamo anche con gli eventi, perché la gente che si reca nella nostra regione per qualcosa di specifico, come ad esempio un evento sportivo, lo fa indipendentemente dalle condizioni metereologiche”. Ovviamente, sottolinea sempre Bonetti, “puntando su mercati lontani si cerca di combattere questa tendenza alla meteodipendenza. Ma in ogni caso il 75% dei nostri turisti sono svizzeri e il 14% sono tedeschi, quindi sono loro i nostri mercati principali”.