Ambiente
Neutralità climatica in anticipo: i Verdi alzano il tiro
Redazione
4 mesi fa
Tra le proposte avanzate vi è l'introduzione di una garanzia statale per incentivare gli investimenti nei sistemi di riscaldamento sostenibili e nel fotovoltaico. Si parla anche di obblighi per la costruzione di impianti solari sugli edifici.

La Confederazione ha stabilito come obiettivo quello di raggiungere la neutralità nelle emissioni di CO2 entro il 2050. Tuttavia, i Verdi del Ticino, rappresentati dal capogruppo Matteo Buzzi, ritengono che questa scadenza debba essere anticipata. "Secondo noi questo obiettivo andrebbe raggiunto nel 2040, per tenere in considerazione la nostra responsabilità storica nelle emissioni di anidride carbonica che stanno danneggiando il clima", ha dichiarato Buzzi. Il partito ecologista ticinese intende insomma promuovere un'azione più ambiziosa in ambito climatico.

Proposte parlamentari per un Ticino più verde

I Verdi hanno annunciato la presentazione di diversi atti parlamentari volti a rafforzare la politica energetica e climatica del Cantone. Queste iniziative, oltre a rappresentare un segnale politico forte, riflettono un approccio concreto, come sottolineato da Samantha Bourgoin, esponente del gruppo ecologista. "Noi cerchiamo di essere molto pragmatici, anche nel nostro lavorare a livello cantonale e comunale, ma vogliamo evitare che il nostro pragmatismo sembri del lassismo", ha spiegato Bourgoin. | Verdi sono disposti a fare compromessi, ma restano convinti di conoscere la giusta strada da percorrere.

Investimenti nel fotovoltaico e obblighi edilizi

Tra le proposte avanzate dai Verdi vi è l'introduzione di una garanzia statale per incentivare gli investimenti nei sistemi di riscaldamento sostenibili e nel fotovoltaico. Si parla anche di obblighi per la costruzione di impianti solari sugli edifici. Il Ticino, secondo Buzzi, sottostima il potenziale del solare, una risorsa che potrebbe essere sfruttata in modo significativo. "Il potenziale fotovoltaico è enorme ed è su questo che bisogna focalizzarsi, in particolare sugli edifici. Solo dopo averlo sfruttato completamente, si potrà eventualmente valutare l'uso di altre superfici libere", ha aggiunto Buzzi, ponendo l'accento su un approccio che predilige la sostenibilità e l'efficienza.

Decarbonizzazione: la richiesta di maggiori fondi

Nella prossima seduta del Gran Consiglio verrà discusso un credito di 100 milioni di franchi, distribuiti su otto anni, per incentivare la decarbonizzazione del Cantone. I Verdi, tuttavia, ritengono che tale somma non sia sufficiente e intendono chiedere un aumento degli aiuti. "Il minimo è la proposta del Governo, ma per essere davvero al passo con i tempi bisognerebbe raddoppiare gli aiuti", ha affermato Bourgoin. Nonostante la difficile situazione finanziaria, la deputata ha ribadito l'importanza della transizione energetica come priorità per il futuro del Cantone. "Se grandina e il tetto viene compromesso, bisogna cambiarlo. Se non ci sono i soldi, bisogna accendere un debito. In ogni caso, il tetto va riparato", ha concluso, evidenziando la necessità di sostenere sia la popolazione che l'economia in questo cruciale passaggio verso un futuro più sostenibile.