"È un affronto alla nostra realtà, al nostro impegno e soprattutto alla nostra gente". Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara, reagisce così alle risposte date ieri dal Consiglio federale a quattro deputati ticinesi, che chiedevano all'esecutivo di aumentare i contributi federali per la ricostruzione della regione colpita dal maltempo. Il Governo ha ricordato che Berna può sostenere solo i costi per la riparazione delle opere di protezione danneggiate. Ma Dazio è convinto "che si sarebbe potuto fare qualcosa di eccezionale e straordinario, come si può sempre fare in questi casi". Per il sindaco di Lavizzara, invece, "è mancata la volontà" di farlo.
"È un colpo basso"
Oltre alla deputazione ticinese, a Berna nelle scorse settimane hanno scritto anche i comuni di Lavizzara e Cevio, sempre per chiedere alla Confederazione "un aiuto maggiore" per affrontare i danni causati dal nubifragio che si è abbattuto sulla regione a fine giugno. "Non penso che Berna possa darci una risposta diversa, ma vedremo. Nel caso valuteremo cosa fare", aggiunge Dazio. "Evidentemente una decisione di questo genere per noi è un ulteriore colpo basso che ci metterà ulteriormente in ginocchio, visti i costi restanti che avremo per quanto riguarda la ricostruzioni di argini, accessi, strade,... Dovremo scegliere cosa fare, dare una priorità agli interventi e probabilmente ci saranno lavori che non si potranno portare a termine o anche iniziare. Sicuramente le priorità vanno date alla messa in sicurezza delle zone abitate e abitabili. Siamo in una situazione difficile, mai avrei pensato che potesse capitare in Svizzera, un paese benestante. Mai avrei pensato di dover subire questo dramma e di avere dei problemi finanziari, perché sin dall'inizio le promesse erano diverse, ci dicevano che 'non ci avrebbero lasciati soli'".