Ad essere state bocciate, questa domenica, sono state anche le modifiche di legge riguardanti le abitazioni. La prima avrebbe previsto prevede che il proprietario di un'abitazione o di locali commerciali potesse disdire un contratto di locazione per adibirli a uso proprio per un motivo "importante e attuale", e non "urgente" com'è al momento. La seconda concerneva una legislazione più severa in materia di subaffitto. Se le associazioni a tutela degli inquilini si rallegrano del respingimento, il Consigliere Nazionale Gianini ritiene i rifiuti alle urne un segnale preoccupante.
Venuti: "Un rifiuto a tutela degli inquilini più vulnerabili"
Adriano Venuti, presidente dell'Associazione Nazionale degli Inquilini, è soddisfatto: "vuol dire che la prassi funziona molto bene, e si può andare avanti cosi. Significa che questa prassi tiene conto dei bisogni di entrambe le parti". Secondo Venuti il risultato sorride alle persone più vulnerabili: "oggi vincono le persone che hanno paura di essere mandati via di casa e che farebbero fatica a trovare un'altra casa". La modifica di legge avrebbe avuto risvolti problematici: "da parte del proprietario sarebbe stato necessario solo mostrare un bisogno qualunque, non preciso. Ciò avrebbe creato un'incertezza giuridica. Il concetto di urgenza valido al momento garantisce un metodo che funziona".
Gianini: "rischio di una certa ingovernabilità"
Simone Gianini, Consigliere Nazionale Plr, dal canto suo, si è interrogato sui recenti rifiuti alle modifiche di legge passate dalle urne in Svizzera: "non è un bel segnale per la Svizzera, perché da un lato porta una certa ingovernabilità. Oggi un problema, una misura, ha difficoltà ad essere accolto dalla popolazione. Ci sono ovviamente dei diritti popolari, ma questi fanno anche sì che difficilmente passino le riforme necessarie, anche quelle più importanti di quelle in votazione oggi". Il sistema di governo collegiale comporta dei rischi, secondo Gianini: "si rischia di rimanere fermi al palo di fronte al progresso".