Dopo il Vpod, anche il sindacato OCST esprime forte preoccupazione per la sorte del personale comunale di Bellinzona. Il riferimento riguarda le recenti proposte di modifica al preventivo 2025 della città di Bellinzona avanzate da alcuni partiti, che suggeriscono di ridurre il personale comunale come misura per risanare le finanze cittadine. "La posizione dell’OCST, anche per il personale comunale, non è diversa da quella assunta per il personale cantonale", si legge nella nota diramata dal sindacato. "Le misure di risparmio, se necessarie, vanno decise in modo oculato e sulla base di un progetto di lungo termine che possa garantire condizioni di lavoro adeguate per il personale e i servizi alla cittadinanza. Le proposte avanzate invece puntano a una drastica riduzione delle assunzioni, con la sostituzione solo della metà dei partenti per pensionamento, ma anche delle assunzioni per i nuovi progetti".
Soluzioni più equilibrate e sostenibili
Secondo il sindacato partire dal presupposto che "in ciascun settore nel quale avviene un pensionamento ci sia necessariamente un esubero è certamente fuorviante e poco rispettoso del lavoro degli impiegati comunali sottoposto al ROD, ma anche degli enti autonomi". Inoltre, "tagliare i costi con l’ascia e senza criteri non aiuterà certo i conti della Città di Bellinzona che, in ogni caso, dovrà garantire i servizi alla popolazione". Il sindacato ribadisce infine che il servizio pubblico rappresenta un investimento per la collettività e non una spesa da eliminare. OCST invita dunque l’amministrazione comunale e i partiti a rivedere queste scelte e ad avviare un confronto serio con le parti sociali per individuare soluzioni più equilibrate e sostenibili.