“Il fatto che l’iniziativa sia stata bocciata genera tristezza, frustrazione e rabbia. Ieri ha vinto al procrastinazione, il rimandare la questione a un futuro lontano, quando invece i problemi legati alle crisi ambientali sono qui e ora, e ne stiamo pagando le conseguenze sia in termini di vite umane che in danni materiali”. Così la coordinatrice dei Giovani Verdi, Noemi Buzzi, analizza ai microfoni di Ticinonews il deciso “no” degli svizzeri all'iniziativa ecologista per la responsabilità ambientale.

Con un solo tema in votazione, l’elettorato ieri non è stato nemmeno invogliato a presentarsi alle urne. La partecipazione è stata infatti del 37,9% in Svizzera e di poco superiore al 32% in Ticino. I Giovani Verdi non hanno comunque intenzione di arrendersi. “Questo è un progetto che stiamo portando avanti da 5 anni e non si getta la spugna al primo scoglio”, rimarca Buzzi. “Forse il tema verrà ripreso da un’altra iniziativa, o magari in Parlamento. Insomma, avrà ancora vita dopo la giornata di ieri”.

Tra le letture di questa débâcle ecologista c’è anche chi solleva il fatto che la proposta fosse troppo estrema. Secondo Buzzi, forse ci vorrà semplicemente più tempo. “Sappiamo che nella storia del nostro paese certe proposte hanno dovuto essere votate più volte prima di essere effettivamente accettate. Basti pensare al congedo maternità, all’aborto, o ancora al diritto di voto per le donne”, conclude la coordinatrice dei Giovani Verdi.