Una rappresentanza del Comitato del referendum Salva Viale Cattori (www.salvavialecattori.ch) ha consegnato oggi alla Cancelleria di Palazzo delle Orsoline a Bellinzona 9’431 firme, che hanno già ottenuto la vidimazione dei Comuni interessati. Ne sarebbero bastate 7’000 per la riuscita della domanda di referendum. Altre 479 sottoscrizioni sono invece ancora in fase di vidimazione. La speranza del Comitato è di poterle recapitare entro domani, data termine per la raccolta delle firme.
Domani ultimo termine
Le persone che hanno firmato la domanda di referendum, viene precisato in un comunicato, sono state complessivamente 10'884. 974 di queste sottoscrizioni sono a tutt’oggi state stralciate nella fase di vidimazione poiché non ritenute conformi ai disposti di legge in vigore per il referendum. Ciò "non esclude comunque il fatto che anche le firme stralciate rappresentino un 'peso etico', nel senso che esprimono pur sempre la sensibilità di persone attente e favorevoli a un uso più rispettoso e meno invasivo del territorio toccato dalla realizzazione del nodo intermodale della Stazione di Locarno-Muralto".
"Grande delusione per l'arroganza mostrata dalla politica"
Il Comitato promotore della domanda di referendum si dice "molto soddisfatto" del risultato ottenuto in 45 giorni. Allo stesso tempo c’è però "grande delusione" per "l’arroganza, miopia e sordità dimostrate dalla politica, che con la propria inflessibile decisione unilaterale ha portato all’inevitabile lancio di questo referendum a livello cantonale. Coscienti dell’importanza di trovare in tempi brevi la soluzione che possa finalmente riscuotere il consenso di tutte le parti coinvolte, compresa la popolazione, invitiamo chi di dovere a non attendere il risultato delle urne per chinarsi seriamente e con professionalità sulla tematica". L’intento comune "è solo quello di ottenere un progetto finale sensato e rispettoso di sicurezza, ambiente e territorio".
"Il voto deciderà se sarà il buonsenso a prevalere"
Il Comitato ringrazia tutti coloro che hanno firmato la domanda di referendum, "coscienti che l’insensata pianificazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto, imposta da Bellinzona con la realizzazione della tanto osteggiata variante di base, farà unicamente spendere parecchi milioni dei contribuenti". E ciò "penalizzando solo ed ulteriormente il continuo e frenetico flusso pedonale, la già caotica viabilità, la qualità di vita dei residenti, l’attività dei commercianti, e le aree sensibili, senza risolvere le principali criticità ad oggi presenti nella zona della Stazione (in particolare, l’assenza di un sottopassaggio pedonale fra i due versanti di Via Stazione)". Adesso, il voto deciderà "se sarà il buonsenso a prevalere, oppure se sarà la politica dell’imposizione a tutti i costi, ormai priva di argomentazioni di fronte al pantano da lei stessa creato".