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La decisione del Tribunale amministrativo cantonale (Tram) di annullare le nomine di Mattia Pini e Désirée Mallé alla direzione congiunta della Sims (Sezione dell’Insegnamento Medio Superiore) sta agitando da alcuni giorni l’opinione pubblica, il mondo della scuola e quello della politica. E anche il Movimento per il socialismo (Mps) ha deciso di tornare sul tema. Il partito ricorda infatti di aver riferito a suo tempo dei dubbi diffusi tra i docenti sulle procedure seguite per le nomine. A tal proposito, i granconsiglieri Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi hanno inoltrato un’interrogazione al Consiglio di Stato il 16 luglio del 2024. Vista la mancata risposta da parte dell’Esecutivo cantonale, le domande erano state poi riformulate in un’interpellanza presentata il 3 ottobre 2024. Dato che, a oltre sette mesi di distanza, “il Governo non si è ancora degnato di rispondere, ai deputati Mps non è rimasta altra scelta che riproporre, per la terza volta in sette mesi, la stessa interpellanza”.
Le domande
I deputati Mps chiedono quindi al Consiglio di Stato quanti sono stati i partecipanti al concorso per la direzione della SIMS, per quali ragioni la scadenza della selezione è stata prolungata e quanti erano i candidati alla fine del primo termine di concorso. I due prescelti “avevano già inoltrato la propria candidatura entro il primo termine di scadenza? Quanti tra i profili potevano vantare una pluriennale esperienza di insegnamento nelle SMS?” Gli interpellanti vogliono inoltre sapere quanti tra i partecipanti al concorso erano ritenuti in possesso dei requisiti e in particolare di "una pluriennale e riconosciuta esperienza di gestione nel settore della scuola"; “una pluriennale esperienza di gestione amministrativa e del personale"; un’"esperienza consolidata nella gestione di progetti e nella conduzione di gruppi di lavoro".
I requisiti necessari
I due prescelti, si legge ancora nell'atto parlamentare, “sono in possesso dei requisiti indicati?” Se sì, “entrambi li possiedono tutti e tre, oppure solo uno dei due? Quanti candidati erano in possesso di quei requisiti? Quanti di loro potevano vantare una pluriennale esperienza di insegnamento nelle SMS?”
La commissione
Si chiede inoltre da chi era composta la commissione che ha condotto le audizioni e quali attività svolgono queste persone esattamente all’interno della scuola. “Chi ha scelto i membri della commissione? Al suo interno, vista l’importanza della nomina, vi erano professionisti con profili accademici in grado di valutare i candidati?” E ancora: “Come si è svolto il processo di selezione e quanti interessati sono stati sentiti nelle diverse fasi del processo?” Considerata la scadenza data dall’ordinanza federale, viene infine domandato al Consiglio di Stato se non reputa che sarebbe stato meglio nominare persone che già conoscono e operano in questo settore.
La richiesta
Pronzini e Sergi sottolineano altresì di non poter ignorare “la reazione scomposta del Governo” di fronte alla decisione del Tram. L'Esecutivo "ha mostrato un atteggiamento da pessimo perdente, in particolare attraverso alcune dichiarazioni pubbliche che, difendendo a spada tratta la scelta operata, tendono di fatto a contestare le censure del Tribunale”. Alla luce del recente dibattito parlamentare, i due deputati ritengono che il Consiglio di Stato farebbe bene ad adottare “un atteggiamento più collaborativo”. In particolare, l’invito è di “rinunciare a presentare ricorso contro la decisione del Tram e ad aprire nuovamente il concorso per la nomina della nuova direzione della SIMS", privilegiando "criteri di selezione più condivisi e basati su qualifiche solide e su consolidate esperienze pedagogiche e amministrative, acquisite nel contesto della scuola media superiore”.