Ticino
Nomine annullate, il Governo: "La selezione è stata seria"
Redazione
5 ore fa
Nella sua seduta odierna il Governo ha affrontato la sentenza del Tram, che ha annullato due nomine al DECS. Carobbio: “Fiducia ai collaboratori, ora approfondiremo tutti gli scenari giuridici”. Il patrocinatore del ricorrente, l’avvocato Padlina: Che venga fatta piena chiarezza”.

“Stiamo approfondendo tutti gli scenari giuridici”. Così la direttrice del Decs Marina Carobbio commenta la sentenza del Tram dello scorso 21 febbraio, che ha annullato la nomina di Désirée Mallè e Mattia Pini quali capi Sezione dell’insegnamento superiore. Una carica assunta lo scorso luglio nella modalità cosiddetta “job sharing”, vale a dire un tempo parziale per entrambi al 50%, permessa dal bando di concorso in alternativa a un 100%. Secondo i giudici “l’autorità non ha verificato i requisiti dei candidati in modo accurato”. Ma per la direttrice del DECS la valutazione è stata seria, replica ai microfoni di Ticinonews.

Fiducia ai due collaboratori

La questione è stata affrontata oggi in Governo e la direttrice del DECS ha espresso la sua fiducia verso i due collaboratori. "Ho avuto modo di conoscerli e vederli lavorare in questi sei mesi. Sono persone che provengono dal mondo dell'insegnamento, dal settore della formazione professionale, dall'Università e hanno lavorato come esperti. In questi sei mesi hanno lavorato su temi importanti per le scuole medie superiori, come l'introduzione della nuova maturità liceale o l'adattamento per la scuola di commercio della riforma del commercio. Hanno lavorato con serietà anche su temi riguardanti eventi critici o il benessere degli allievi e dei docenti. Prendiamo atto della sentenza del Tram, che verte su un aspetto specifico, che come Consiglio di Stato stiamo approfondendo”.

Un processo di selezione rigoroso

La sezione delle risorse umane più volte ha difeso il fatto di aver agito correttamente. Una posizione difesa anche dal Governo. “C'è stato un processo di selezione molto rigoroso”, sottolinea Carobbio. “ C'è stato l'esame di dossier, sono stati effettuati colloqui, c’è stata una commissione di valutazione, è stato effettuato un assesment delle risorse umane del Cantone, che ha portato alla nomina dei due capi sezione”. Capi sezioni che, per il momento, continuano a svolgere il loro lavoro, precisa la consigliera di Stato. “La sentenza non è ancora cresciuta in giudicato. I due capi sezione continuano a lavorare con impegno e serietà. Nel frattempo, il Consiglio di Stato analizzerà la sentenza e deciderà il proseguio”.

Padlina: “Chiediamo chiarezza”

A contestare le nomine avvallate dal Governo, ricordiamo, è stato uno tra i 54 candidati totali, convinto di possedere requisiti migliori per il ruolo richiesto. Il suo legale, avvocato Gianluca Padlina, chiede che venga fatta chiarezza (sul tema è pendente anche un’interrogazione dell’Mps). “Abbiamo da un lato gravi violazione del diritto di essere sentito, il tribunale ha detto chiaramente che non devono essere notificate decisioni in forma anonima a chi ha partecipato a un concorso”, sottolinea Padlina. “Inoltre, è stato indicato che deve essere concesso l'accesso agli atti del concorso prima della scadenza del termine di ricorso, in maniera tale da permettere al candidato che non è stato scelto di poter valutare la congruità della scelta operata dal Governo”. Sui requisiti dei due candidati nominati, “il tribunale ha detto che non sono stati accertati in maniera corretta, in particolare ha criticato il fatto che siano stati esaminati congiuntamente”.