
Sorpresa e preoccupazione. Sono i sentimenti espressi dal Comitato OCST-Docenti in una nota stampa dopo aver preso atto della decisione del Governo di "non rispettare la sostanza della sentenza del Tribunale Amministrativo cantonale, che giudica come non valida la nomina dei due capisezione della Sezione dell’insegnamento medio superiore (SIMS) per mancanza di requisiti sufficienti e non solo per questioni procedurali". A detta del sindacato, se per diventare direttore o vicedirettore di un istituto liceale finora nei concorsi è sempre stato richiesto il requisito di un’abilitazione all'insegnamento nelle scuole medie superiori, da oggi parrebbe invece che - secondo il DECS - per dirigere quegli stessi direttori e tutta la sezione "non occorra quella stessa abilitazione, ma sarebbe sufficiente aver insegnato qualche anno nelle scuole professionali mentre si stava ancora conseguendo l’abilitazione all’insegnamento per le materie di maturità professionale". Tuttavia, prosegue la nota, la formula del job sharing tra due persone "non esime dall’obbligo di soddisfare individualmente tutte le richieste del bando di concorso. Senza cercare inoltre di chiarire in questa sede se essere esperto di materia (in questo caso, tra l’altro, da soli due anni) soddisfi effettivamente oppure no il requisito di possedere una 'pluriennale esperienza di gestione amministrativa e del personale', si osserva che la questione si pone ormai anche su altri piani".
Modifica di legge sui ricorsi al TRAM
Poche settimane fa, su richiesta del Governo, il Gran Consiglio ha modificato la legge, "restringendo la possibilità di fare ricorso al Tribunale amministrativo per accertare l'illegittimità di una decisione di nomina". Di fatto, saranno ricevibili solo quei ricorsi che potranno dimostrare sulla base di indizi concreti che il concorrente prescelto non rispettava manifestamente le condizioni formali e sostanziali del bando di concorso o che il ricorrente è stato estromesso per motivi discriminatori legati al sesso, allo stato civile o alla sua origine. "In futuro", sottolinea il Comitato Docenti dell'OCST, "davanti a una situazione analoga a quella attuale nella SIMS, probabilmente i cittadini ticinesi non potranno neppure più verificare se la nomina sia valida, il che è allarmante". Una situazione che si presente in un momento di importanti riforme nella struttura dell’insegnamento medio superiore a livello federale e cantonale e dei relativi piani di studio. Motivo per il sindacato si chiede "quale visione formativa e pedagogica intende promuovere il DECS nel settore? Per quali motivi insiste proprio in questo delicato contesto su profili così fragili e discutibili al punto di cadere nell’incoerenza interna, nell’annullamento della nomina da parte di un tribunale e di voler restringere le possibilità di futuri accertamenti tramite ricorsi?". Il Comitato OCST-Docenti ricorda infine che la scuola "si regge sull’autorevolezza e sulla credibilità dei suoi insegnanti, sulla solidità della loro visione e della loro proposta formativa, e che ciò deve valere a maggior ragione per i loro superiori. L’esigenza di un fondato rapporto di fiducia vale in entrambe le direzioni, al di là di ogni logica amministrativa o vertenza giudiziaria".