Il concerto dell'Israel Philharmonic Orchestra del 23 gennaio al Lac deve essere annullato. Lo ha chiesto negli scorsi giorni il Coordinamento unitario a sostegno della Palestina, che ha scritto al Municipio di Lugano e alla direzione del centro culturale. Il motivo della richiesta è il conflitto nella Striscia di Gaza. "Al fine di fermare questo orrore - si legge in quest'ultima missiva - a livello planetario è in corso una campagna di boicottaggio militare, accademico, economico e appunto culturale nel tentativo di esercitare pressione sullo stato israeliano, notoriamente poco incline a rispettare il diritto internazionale. Perciò riteniamo la scelta di dare spazio all'Israel Philharmonic Orchestra quanto meno inopportuna, se non immorale e giuridicamente compromettente".
"Generalizzazione"
Oggi il Lac ha deciso di prendere posizione con un comunicato inviato alle redazioni, respingendo la richiesta di annullare il concerto. L'esibizione è prevista nell'ambito delle celebrazioni che precedono la Giornata della memoria, che cade il 27 gennaio. "Imputare a un'orchestra sinfonica la responsabilità delle azioni di un governo o di un esercito è una generalizzazione che non tiene conto delle complessità delle società moderne. All'interno dello stesso Israele vi sono voci critiche verso le politiche governative, movimenti per la pace e attivisti che lavorano instancabilmente per un futuro di convivenza tra israeliani e palestinesi". Il Lac ritiene che il concerto dell'orchestra israeliana sia necessario per celebrare degnamente la Giornata della memoria, che ricorda l'Olocausto. "Non esiste crimine che cancelli altro crimine, perché crediamo nella giustezza dei valori che questa giornata rappresenta e che rientri nei compiti di un centro culturale perpetrare la memoria della Storia".
L'orchestra
L'Israel Philharmonic Orchestra nasce nel 1936 in Palestina, con il nome di "Palestine Orchestra". Come si legge sul sito del complesso, Bronisław Huberman, musicista e violinista ebreo nato in Polonia "persuase 75 musicisti ebrei delle principali orchestre europee a immigrare in Palestina, creando sulle dune di sabbia di Tel Aviv quella che definì la 'materializzazione della cultura sionista in patria'”. Nel suo comunicato stampa, il Lac tiene a precisare che l'orchestra "non è finanziata né promossa in alcun modo dallo Stato di Israele". Nel concerto di Lugano, l'orchestra sarà diretta da Lahav Shani, che si esibirà pure come pianista, in un programma focalizzato sulla musica russa.