Il Gruppo SOS Scuole Comunali ha letto "con sconcerto" il comunicato del Municipio di Tresa sulla riorganizzazione delle scuole comunali, in cui parlava di una diminuzione del numero di allievi. "Non possiamo accettare che i bambini del Comune vengano trattati come semplici numeri e che il loro benessere non sia considerato la priorità", sottolinea il Gruppo, che proprio per questo sabato ha indetto una manifestazione contro il previsto trasferimento di una parte degli alunni di Sessa a Croglio. In un nuovo comunicato, il Gruppo risponde dunque con i numeri.
Le cifre
"È stato sottolineato dal Municipio", scrive il Gruppo, "che le Scuole elementari (SE) negli ultimi tre anni hanno riscontrato un calo di allievi pari al 47%. Il numero totale degli allievi è passato in effetti da 34 (anno 2021-2022) a 23 (anno 2024-2025). A noi risulta dunque una diminuzione del 32%, anziché del 47%. Ma il dato più interessante è quello della previsione futura, che non viene accennata dai documenti ufficiali. La Scuola dell’infanzia di Sessa conta ora 22 allievi, che tra tre anni saranno alle SE, e comporteranno un aumento importante degli allievi, che saranno 32 a settembre 2027. Ciò corrisponde a un aumento del 39% rispetto all’inizio dell’anno scolastico attuale".
Lo spauracchio di una pentaclasse a Sessa
Il Gruppo SOS si esprime inoltre sulla più volte ventilata soluzione, "o lo spauracchio", di dover istituire una pentaclasse a Sessa, sempre a causa dei numeri esegui. "Se torniamo indietro nella storia, è vero che nell’anno scolastico 1981-1982, quando gli allievi erano 22, e quando già allora c’erano forti pressioni per spostare i bambini di Sessa a Croglio, il Dipartimento Pubblica Educazione (ora DECS) aveva obbligato le SE di Sessa a formare una pentaclasse. Ad oggi questa soluzione non risulta però possibile a causa del Regolamento delle scuole comunali (1996), il quale prevede che le pluriclassi siano formate da un massimo di 20 allievi per sezione (Art. 14 b). Teniamo a dire che gli allievi delle SE di Sessa non sono mai stati inferiori a 21 e non lo saranno neppure nelle previsioni future".
Viaggi più lunghi con il pulmino e più traffico
Oltre ai numeri, "che non sono una preoccupazione e nemmeno un argomento di peso per voler riorganizzare un sistema scolastico valido", il gruppo vuole evidenziare altri punti. In primo luogo "il dissenso anche tra le famiglie di Ponte Tresa, che hanno inviato al Municipio una lettera nella quale esprimono che sono fermamente contrarie alla riorganizzazione scolastica". Inoltre si ritiene inaccettabile prolungare i tempi di viaggio su pulmini per molti bambini (fino a un’ora e mezza al giorno): "non è un sacrificio accettabile, ma una scelta dannosa". A questo si aggiunge anche il fatto che "non tutti i genitori scelgono di iscrivere i propri figli alla mensa e alcuni non ne hanno nemmeno il diritto secondo le regole vigenti". Una riorganizzazione simile vedrebbe quindi "costretti molti bambini a dover percorrere quattro volte al giorno la stessa tratta: 50-60 minuti della pausa pranzo dei bambini verrebbe dunque trascorsa ogni giorno sul pulmino". E l’incremento dei trasporti scolastici "comporterà non solo maggiori costi per il Comune, ma anche più traffico e inquinamento, in aperto contrasto con le politiche di sostenibilità che il Cantone". promuove.
Manca trasparenza
Il Municipio, prosegue il Gruppo SOS, "sostiene di agire con trasparenza, ma non possiamo che sottolineare come, da mesi, venga richiesto un incontro tra i cittadini preoccupati e il Municipio per discutere di questa riorganizzazione, che preoccupa l’intero Comune". Più volte, aggiungono, è stato dichiarato dai Municipali che "questa riorganizzazione "non è nemmeno sul tavolo del Municipio". Ora scopriamo che il progetto è stato pensato già nella scorsa primavera, e che anzi si trova già in fase avanzata di valutazione". Una mancanza di sincerità che "mina la fiducia tra il Municipio e i cittadini che quest’ultimo rappresenta".
Le richieste del Gruppo SOS Scuole Comunali
In conclusione il Gruppo SOS riassume in quattro punti le richieste al Municipio e invita pure i cittadini di Tresa a "unirsi per difendere il futuro dei nostri bambini e delle nostre scuole".
1. Priorità al benessere dei bambini: Le scelte scolastiche devono rispettare le esigenze dei bambini e delle famiglie, non il contrario.
2. Un sistema scolastico sostenibile: La riorganizzazione proposta non è né richiesta, né sostenibile, né vantaggiosa per la comunità.
3. Onorare gli impegni: Il Municipio deve rispettare le promesse fatte in fase di aggregazione e fermare questa tendenza di disattenzione verso i Quartieri.
4. Un dialogo trasparente: Chiediamo un confronto pubblico immediato, per discutere le reali intenzioni e per fornire risposte concrete alle famiglie.