Ticino
"Non riusciamo più a usare i Wir"
"Non riusciamo più a usare i Wir"
"Non riusciamo più a usare i Wir"
Redazione
9 anni fa
Alcune ditte ticinesi lamentano problemi con la moneta alternativa. Albertoni: "ll caso Adria può aver influito"

I Wir, la moneta alternativa del valore nominale di un franco creata dalla Banca Wir, si erano ritagliati negli anni un ruolo di primo piano in Europa, diventando una valida alternativa di pagamento tra le aziende associate, che oggi in Svizzera sono circa 60'000.Ma negli ultimi tempi sembra che i Wir abbiano perso buona parte del loro smalto, tanto che diverse aziende ticinesi denunciano di non riuscire più a utilizzarli.Ad analizzare la situazione è oggi il Corriere del Ticino, cui si sono rivolte alcune aziende che non sanno più come spendere la moneta alternativa che si trovano in cassa."Ho alcuni problemi con la moneta alternativa, ho in cassa 75mila franchi in Wir ma non riesco a utilizzarli" afferma ad esempio Shirley Linch, direttrice della Climasystem SA di Agno. "I miei clienti mi pagano in Wir, ma non trovo fornitori che me li accettino. Inoltre, fino all'anno scorso con i miei Wir ottenevo crediti dalla banca, mentre quest'anno non è stato possibile. E questo vale anche a livello di ipoteche."Il direttore della Camera di commecio del Canton Ticino, Luca Albertoni, conferma di aver sentito "di altre ditte che fanno fatica a utilizzare i Wir"."Tuttavia credo che il sistema sia funzionante" prosegue Albertoni. "Posso però immaginare che il caso Adria abbia avuto effetti sulla politica di credito di Banca Wir."L'istituto di credito è infatti rimasto coinvolto nel fallimento dell'impresa Adria Costruzioni, cui la filiale luganese diretta dall'ex direttore della Banca Wir (arrestato) avrebbe concesso crediti milionari in cambio di regali.La Banca Wir però sostiene di essere in ottima salute. "Ci teniamo a essere trasparenti e per questa ragione vogliamo sottolineare che siamo una banca sana con un potere finanziario intatto che si basa unicamente su una capitalizzazione molto buona ma anche su ottime riserve finanziarie e accantonamenti" dichiara il portavoce Volker Strohm.

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