Ticino
Non si morirà dolcemente a Paradiso
Redazione
10 anni fa
Smentita la creazione di una camera della morte in via delle Scuole. "Sono state pubblicate molte falsità"

In Ticino non ci sarà nessun centro per il suicidio assistito. La smentita di quanto riferito negli scorsi giorni da diversi media è arrivata ieri sera da RadioFiumeTicino, cui sia il sindaco di Paradiso Ettore Vismara che la società Liberty Life hanno negato categoricamente la creazione di una cosiddetta camera della morte, che era stata ventilata in un palazzo di recente costruzione accanto alla partenza della funicolare del San Salvatore, in via delle Scuole.

“A Paradiso non ci sarà nessuna Camera della morte” dice uno dei membri del Cda di Liberty Life “fra noi e Coveri – è vero – c’è stato un dialogo, ma ora è tutto slittato. In merito sono state pubblicate molte falsità. Non abbiamo ricevuto pressioni politiche, la decisione di congelare tutto è nata da diverse situazioni personali, ma per ora vige il silenzio stampa. Dovete accontentarvi di questo”.

La notizia aveva fatto scalpore, arrivando ad interessare diversi media italiani, ma oggi ha subito un brusco dietro front. La struttura per la dolce morte sarebbe dovuta nascere in seguito ad una collaborazione tra il presidente di Exit Italia, Emilio Coveri – che venerdi aveva confermato l’accordo - e l’associazione ticinese Liberty Life, che ha effettivamente sede nel comune del luganese, e che avrebbe dovuto mettere a disposizione i mezzi tecnici per praticare il suicidio assistito. Una struttura che sarebbe potuta diventare punto di riferimento, considerando la contiguità alla vicina Penisola, per tutti quegli italiani che avessero voluto ricorrere al suicidio assistito in Ticino. Niente di tutto questo invece si attuerà: Liberty Life oltre a negare l’incontro di venerdì con Coveri ha pure sostenuto di aver congelato ogni operazione in merito.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata