Ticino
Non si placa il malcontento per la chiusura della piscina di Carona. "Il Municipio si assuma maggiori responsabilità"
Redazione
7 ore fa
Domenica l’Associazione XCarona terrà un incontro con i cittadini, anche per cercare delle soluzioni alternative. Il comitato: "Non si dia ai ricorsisti la colpa della chiusura".

Non si placa a Carona il malcontento per la chiusura della piscina comunale nella stagione 2025. Il Municipio di Lugano, lo ricordiamo, ha annunciato alcune settimane fa di non voler riaprire la struttura balneare, giustificando questa decisione con gli elevati costi di manutenzione e con il ritardo nell’avvio del progetto di rilancio. Ad oggi, come detto, il malumore serpeggia ancora, tanto che domenica l’Associazione XCarona terrà un incontro con i cittadini, anche per cercare delle soluzioni alternative. “Sarà un momento informativo durante il quale verrà proposta una cronistoria che ripercorrerà tutte le varie tappe e dimostrerà come vi sia stata una gestione piuttosto approssimativa, la quale ha determinato poi la decisione di chiudere nella prossima estate”, afferma ai microfoni di Ticinonews il membro di comitato Nicola Morellato. “Non vogliamo calare proposte dall’alto. Saranno i cittadini stessi a discutere, basandosi su fatti concreti. Si cercherà poi di individuare delle soluzioni”.

Le richieste

Solo per la prossima stagione, la Città avrebbe dovuto investire circa 300mila franchi, per poi versare un’altra cifra successivamente. In sostanza, dei cerotti, come spiegava a suo tempo il vicesindaco Roberto Badaracco. “La posizione del Municipio è anche comprensibile, ma dovrebbe assumersi maggiormente le proprie responsabilità”, ribatte Morellato. “Per anni non si è fatto nulla e poi si è calato dall’alto un progetto piuttosto ambiguo. Indipendentemente da questo, la popolazione chiede che la piscina continui a restare aperta e che non venga data colpa ai ricorsisti della decisione della chiusura, presa dal Municipio”.

Il progetto bloccato dai ricorsi a cui si riferisce Morellato prevede l’inserimento nel comparto di un villaggio ‘glamping’ – un campeggio di lusso del TCS – e la realizzazione di nuove vasche. Un programma sostenuto dal Municipio di Lugano, ma che l’Associazione XCarona non vede di buon occhio. “È un progetto che prevede un partenariato pubblico-privato, molto sbilanciato dal nostro punto di vista. Abbiamo chiesto il parere di alcuni esperti e non siamo mai riusciti ad avere un confronto chiaro con l’Esecutivo, che continua a insistere malgrado le cifre alla mano dimostrino come si tratti di un costo elevato a carico della collettività, di cui beneficerà principalmente il privato”.

Alcune cifre

Il TCS ha ottenuto un diritto di superficie su un’area di 8'800 metri quadrati e realizzerebbe il villaggio con una spesa di 6 milioni. L’investimento complessivo per rilanciare la piscina di Carona è stimato in 10,5 milioni di franchi.