È stato respinto dai cittadini di Novazzano il credito di progettazione di 2,2 milioni di franchi per tre palazzine con una trentina di appartamenti da destinare ad anziani autosufficienti. Il progetto era promosso dal Comune, ma subito dopo il voto del Consiglio comunale era stata lanciata una raccolta firme che ha raccolto 399 firme valide. Il dibattito attorno all’oggetto ha portato a importanti tensioni nel paese.

“Una battaglia difficile”
Il “No” si è imposto per 636 schede contro 533 “Sì”, con una partecipazione del 69,6%. Per Nicola Soldini, primo firmatario del referendum da noi raggiunto, il risultato rappresenta “un’estrema soddisfazione. È stata una battaglia difficile perché avevamo il Municipio compatto contro di noi, così come una parte consistente del Consiglio comunale. A risultare decisive - credo - sono state le ragioni che abbiamo saputo mettere in evidenza: insostenibilità finanziaria del progetto per un Comune piccolo come Novazzano, cementificazione eccessiva di un’area verde (un problema soprattutto nel Mendrisiotto) e infine finalità sociali presentate dai favorevoli che a mio giudizio erano semplicemente incomprensibili”.

“Continuiamo a lavorare per il bene di Novazzano”
Il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi ci dice invece di “prendere atto di questo risultato, del quale mi dispiaccio. Spero comunque che si possa riprendere a lavorare per il bene di Novazzano, perché i progetti non mancano”.

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