Associazione Comuni Vallemaggia
Nuova linea dell'alta tensione, "nessuna nostra richiesta è stata considerata"
© Swissgrid
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Redazione
4 ore fa
L'ASCOVAM si rammarica del fatto che il Consiglio federale non abbia integrato neppure le proposte riguardanti lievi modifiche al corridoio. "Questo approccio alimenta le nostre preoccupazioni".

“Nessuna delle richieste avanzate nella posizione valmaggese è stata adeguatamente considerata”. È con rammarico che il Consiglio direttivo dell’Associazione dei Comuni di Vallemaggia (ASCOVAM) ha preso atto dell’approvazione, da parte del Consiglio federale, del Corridoio di pianificazione del Piano settoriale elettrodotti (PSE). Durante la fase di consultazione, l’associazione aveva infatti coordinato una presa di posizione comune, sottoscritta da tutti gli enti locali e da numerose associazioni. Tuttavia, come emerge dalla decisione dell’Esecutivo, “neppure le proposte riguardanti lievi modifiche al corridoio siano state integrate”. Tali adattamenti “avrebbero potuto essere accolti nella seconda fase del PSE, senza compromettere la progettazione concreta successiva”.

Perplessità e preoccupazioni

Questo approccio “solleva in noi profonde perplessità e alimenta le nostre preoccupazioni circa la reale considerazione delle posizioni locali”. Alla luce di ciò, l’auspicio è quello di un’apertura di un dialogo costruttivo con Swissgrid “in grado di garantire un’attenta valutazione delle istanze locali”. È fondamentale che la Commissione consultiva, composta da autorità cantonali e comunali e operante durante la fase di progettazione “non si limiti a essere un mero esercizio di facciata”.

“Il sacrificio locale non può essere troppo grande”

Considerato che la nuova linea ad altissima tensione avrà un impatto che si estenderà su diverse generazioni, la responsabilità dei progettisti e delle autorità decisionali “è estremamente elevata”. L’associazione si dice convinta che, seppur nel contesto del corridoio di pianificazione approvato, “sia indispensabile perseguire una soluzione condivisa”. Questa “è fondamentale per il successo del progetto e per rispondere in modo equilibrato alle esigenze di tutte le parti coinvolte”. Il sacrificio locale per una causa globale, purché nobile come la transizione energetica, “non può essere troppo grande”.