Ticino
Nuovo carcere femminile, Laffranchini: “Un passo importante per la parità”
©Carlo Reguzzi
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Redazione
un anno fa
Così il direttore delle strutture carcerarie cantonali commento la luce verde data ieri dal legislativo cantonale al credito per la realizzazione del carcere femminile alla Stampa.

Presto il Ticino riavrà un carcere femminile. Ieri è infatti arrivato il via libera del Gran Consiglio al credito di 3 milioni di franchi per dare via al progetto. Così, in poco meno di due anni, al carcere penale La Stampa verranno realizzati undici posti cella dedicati alle detenute donne, compresa quella per accogliere madre e figli. “C’è una grande soddisfazione”, ha spiegato a Ticinonews Stefano Laffranchini, direttore delle strutture carcerarie cantonali, “perché malgrado gli sforzi aggiuntivi a livello organizzativo che stiamo effettuando per garantire più tempo fuori dalle celle alle detenute donne, non riusciamo a dare loro le stesse opportunità, sia legate alla risocializzazione sia al tempo libero, che hanno gli uomini”.

La cella madre-bambino

“Il nostro codice prevede che il bambino possa stare con la mamma fino ai tre anni di età, questo previo una valutazione da parte delle autorità competenti che decidono se il male minore per il bambino è rimanere con la madre, seppur in carcere, oppure essere separato dalla madre ma stare fuori dal carcere”, ha continuato il direttore. “Questa soluzione permetterà ai figli di stare con le loro madri in un contesto a misura di bambino: adotteremo infatti una serie di accorgimenti che renderanno la situazione meno delicata di quanto non sia attualmente”.

“Potremo accogliere anche detenute di altri cantoni”

In media, ha detto Laffranchini, “le donne che occuperanno la nuova struttura saranno una decina. I posti previsti sono tarati in base alle nostre esigenze attuali. È chiaro che ci saranno periodo con più detenute e altri con meno, ma non è un problema perché se dovessimo avere periodi di sottoccupazione potremo accogliere donne provenienti da altri cantoni”.