Il Governo ha licenziato il Messaggio per la realizzazione della sede dell’Unità di cura psichiatrica integrata per minorenni, che sorgerà nei prossimi anni a Bellinzona. In questo modo, sottolinea il Governo in una nota, si concretizza "la volontà politica di sostenere interventi puntuali ed efficaci a favore di una fascia particolarmente sensibile della popolazione, con l’obiettivo anche di contenere l’acutizzarsi o la cronicizzazione delle situazioni da adulti".
L'aumento della richiesta
Negli ultimi anni, ricorda il Governo, si è registrato a livello globale un aumento importante delle richieste di cure psichiatriche per minorenni. Un fenomeno attribuibile "ad un moltiplicarsi di fattori di disagio, di stress e di malessere che hanno acuito il disagio psicologico tra i giovani. Di fronte a queste difficoltà, i sistemi sanitari faticano a rispondere adeguatamente ai bisogni, lasciando spesso i giovani e le loro famiglie in attesa di terapie tempestive e di una presa in carico mirata".
La risposta del Cantone
Per far fronte a questa situazione in Ticino, il 9 marzo 2022 il Consiglio di Stato ha presentato la Pianificazione sociopsichiatrica cantonale 2022-2025, il cui progetto principale verte sulla creazione di un’Unità integrata di cura per minorenni specializzata nel trattamento delle situazioni acute più complesse, superando l’attuale carenza di strutture dedicate ai minori. Una proposta approvata all'unanimità dal Gran Consiglio il 20 settembre 2022, "dimostrando una forte volontà politica di affrontare in modo proattivo il tema della salute mentale minorile".
La situazione attuale
Attualmente, i pazienti minorenni, in caso di esigenza di ricovero stazionario, sono collocati in reparti destinati agli adulti presso la Clinica psichiatrica cantonale o le altre cliniche psichiatriche del Cantone e nel piccolo reparto di pedopsichiatria gestito dall’OSC presso l’Ospedale Civico a Lugano. Tuttavia, quest’ultima sede, già di per sé poco adeguata per i bisogni specifici di prestazioni socio- e psicoeducative, verrà dismessa entro fine 2025 a seguito dei lavori di ristrutturazione del nosocomio luganese.
Una soluzione temporanea in attesa della nuova sede
Una sede provvisoria è stata identificata presso una ex-clinica non più operativa a San Pietro di Stabio, dotata anche di una struttura di recente costruzione, immediatamente disponibile e conforme alle esigenze del settore, che richiede solo interventi minori di adeguamento. Ai 5 posti letto oggi destinati alla pedopsichiatria, se ne aggiungeranno dunque altri 7 per completare l’offerta stazionaria. Una soluzione temporanea che assicura il rafforzamento e la continuità delle cure in attesa della realizzazione della nuova sede dedicata alla pedopsichiatria a Bellinzona, che consentirà di ampliare ulteriormente le prestazioni con l’offerta di Day hospital e Home treatment. Contro il rilascio della licenza edilizia al progetto bellinzonese sono state inoltrate alcune opposizioni, sulle quali il Cantone ha preso posizione e che sono al vaglio del Municipio. Nel suo insieme, conclude il Governo, il progetto proposto prevede una pianificazione che, "nei prossimi tre anni, introdurrà gradualmente un nuovo approccio alla presa in carico dei pazienti minorenni con patologie psichiatriche sul territorio cantonale".