
Hanno deciso di giocare la carta della denuncia pubblica, anche se ormai il loro destino professionale è segnato: dal primo di settembre 13 dipendenti della Datamars di Bedano perderanno il proprio posto di lavoro. Dopo 25 anni di attività, la ditta, specializzata nella produzione di sistemi d’identificazione radio, ha deciso di delocalizzare i settori della produzione e della logistica in Slovacchia. L’azienda delocalizza, "non per motivi economici - ha commentato il sindacalista Giovanni Scolari - ma per aumentare la redditività". Uno smantellamento incettabile secondo il sindacato perché portato avanti senza aderire ad alcun piano sociale d’uscita. Ad oggi la direzione – che non ha voluto rilasciare dichiarazioni – si è limitata a licenziare. Un atteggiamento che il sindacato condanna alla luce anche dei cospicui aiuti statali, oltre un milione, che l’azienda negli anni difficili ha chiesto ed ottenuto dallo Stato. I processo di smantellamento è inarrestabile. Oggi a Bedano era presente una squadra di lavoratori slovacchi, giunti in Ticino per il processo di inserimento. A Bedano rimarrà la direzione, con il settore della progettazione e con quello amministrativo. Per la manodopera, invece, il treno è partito.
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