
120 milioni di franchi: 100 dal Cantone e 20 dalla Città di Bellinzona. È il credito licenziato e presentato oggi dagli esecutivi cantonali e comunali per la realizzazione della nuove officine FFS che si sposteranno da Bellinzona a Castione. Investimento complessivo: circa 360 milioni, di cui 60 messi dalla Confederazione e il resto dalle FFS. Il nuovo impianto industriale di Castione occuperà inizialmente circa 230 operai, con il supporto di 8 milioni stanziati dall’ex regia federale per garantire il processo di trasformazione e formazione.
Oggi è stato anche delineato il futuro dell’attuale sedime delle Officine di Bellinzona, per ora integralmente in mano alle FFS. Stanziando i 120 milioni, Cantone e città diventerebbero proprietari di circa metà della superficie complessiva. 60 mila mq in pieno centro, dove si prevede di realizzare un parco tecnologico (con le sedi del Tecnopolo e del Parco Nazionale dell’innovazione), ma anche l’edificazione di un “quartiere modello” (con stabili abitativi, amministrativi e scolastici) a beneficio della Città. Costo del mandato di studio: 1,5 milioni.Questi gli intenti, ma sulla fattibilità della messa in opera del progetto le incognite non mancano. Innanzitutto i due crediti da 120 milioni sono referendabili. Inoltre non si possono escludere ricorsi nella fase pianificatoria, senza dimenticare che il Parlamento dovrà ora entrare nel merito dell’iniziativa “Giu le Mani”. In ogni caso, ostacoli permettendo, stando all’orizzonte temporale delineato oggi, la fine dei lavori è prevista entro il 2026.
Maggiori dettagli nel servizio di TeleTicino
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata