Formazione
Oltre 500 visitatori per le porte aperte di Palazzo delle Orsoline
Repubblica e Cantone Ticino
Repubblica e Cantone Ticino
Redazione
un anno fa
L'occasione, promossa dal Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport, è. stata quella di presentare le possibilità di carriera presenti nell'Amministrazione pubblica.

Palazzo delle Orsoline ha aperto le sue porte, nell'ambito del progetto Millestrade promosso dal Dipartimenti dell'educazione, della cultura e dello sport. L'occasione ha permesso agli oltre 500 curiosi che hanno raccolto l'invito di scoprire gli apprendistati che è possibile seguire nell'Amministrazione cantonale e alcune possibilità di successiva specializzazione. 

Incontri con apprendisti e formatori

Nell'odierna giornata delle porte aperte a Palazzo delle Orsoline, le persone interessate hanno potuto incontrare personalmente apprendiste e apprendisti, insieme alle loro formatrici e ai loro formatori, assistere a presentazioni e scoprire alcune possibilità di specializzazione dopo l’apprendistato, con la formazione professionale terziaria e le esperienze di mobilità per apprendere una lingua straniera. Lo scopo perseguito da parte dell'amministrazione cantonale è quello di promuovere in maniera sempre maggiore la formazione professionale anche al proprio interno.

Le personalità presenti

All’inizio della giornata, la Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti – Direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) – ha incontrato Giorgio Besomi, il giovane posatore di pavimenti che si è laureato campione d'Europa al recente concorso EuroSkills 2023 di Danzica (Polonia). Dopo il saluto del Presidente del Consiglio di Stato, Raffaele De Rosa, e una prima presentazione da parte del Capo della Sezione delle risorse umane, Raniero Devaux, l’Aula del Gran Consiglio ha inoltre ospitato delle brevi presentazioni dedicate alla civica, con informazioni sulla storia del Palazzo delle Orsoline, sulle istituzioni politiche del nostro Cantone e sulla Costituzione svizzera, a 175 anni dalla sua entrata in vigore.  

L'organizzazione della giornata

La giornata è stata organizzata dalla Sezione delle risorse umane del Dipartimento delle finanze e dell’economia e dalla Divisione della formazione professionale del DECS, con la collaborazione della Cancelleria dello Stato e della Città dei mestieri della Svizzera italiana. All’esterno di Palazzo delle Orsoline erano inoltre presenti il furgone di Millestrade e una postazione dell’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, per presentare le loro attività e rispondere a tutte le domande su formazione professionale di base, superiore e continua in Ticino.  

Gli intervistati

"Io sto finendo come laboratorista in microbiologia con la maturità integrata e ho scelto questa via perché mi sembrava abbastanza completa dal punto di vista matematico-scientifico. Ero un po’ indecisa tra il liceo e un apprendistato e l’ho vista come una possibilità abbastanza ricca", racconta un'apprendista intervistata.

Oggi a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona a essere protagonisti non erano i politici, bensì gli apprendisti. Una giornata di porte aperte dedicata alla scoperta dei percorsi formativi offerti dall’Amministrazione cantonale. 25 professioni attive proposte per svolgere un apprendistato di due o tre anni presso il Cantone. A parlarci della giornata c’era Raniero Devaux della sezione risorse umane: "Noi siamo molto contenti dell’affluenza che questa iniziativa ha avuto. Abbiamo già ottenuto circa 400 visite soltanto adesso che sono le 14:00. Questa giornata si inserisce nell’ambito del progetto Millestrade del DECS, per cui è un unicum questa iniziativa in questa forma. In passato venivano fatte altre modalità di promozione, per esempio recandosi nelle scuole". Promuovere i vari apprendistati proposti dall’Amministrazione cantonale è importante per svariati motivi, per esempio perché "nell’opinione pubblica non è così conosciuto che al Cantone si possono fare delle professioni non soltanto di carattere amministrativo, per cui è importante che la popolazione sappia che abbiamo diversi percorsi per cui ci si può formare da noi", continua a raccontarci Devaux.

Non solo computer e scrivanie quindi. Dalla biologia ai lavori manutenzione, presso il Cantone le possibilità formative di certo non mancano. Ecco alcuni esempi: "lavoro all’ufficio stipendi nel dipartimento dell’economia in finanza. Mi hanno spinto più che altro gli stage che ci hanno fatto fare alle scuole medie", afferma una ragazza, mentre un altro apprendista sostiene: "lavoro alle commercio di Bellinzona. Mi ha spinto a fare questo lavoro la passione per la cucina. Già avevo due parenti che facevano i cuochi nelle mense e anche io mi sono appassionato. Ho introdotto questa esperienza ed ancora adesso posso dire che mi piace molto di più", e un altro ancora: "io seguo un apprendistato come operatore di edifici e infrastrutture che consiste nella manutenzione di stabili, cioè scuole, ospedali, o comunque palazzine. È molto variata, ci sono molti lavori ed è molto interessante perché si impara molto." L’interesse per un apprendistato cantonale pare elevato. Ma cosa preferiscono i giovani? Studiare o lavorare? Paolo Colombo, direttore della divisione della formazione professionale, ci dice che "i giovani sono interessati a manifestare i loro interessi e le loro opportunità. Sono interessati a farci vedere questa grande fiducia che possono e devono avere sul futuro che è carico di opportunità e di sfide da cogliere e anche di momenti belli per affermarsi nella vita e nella professione", continua, "sono loro al centro del nostro lavoro e dei nostri interessi".

Quale consiglio, dunque, si può dare ai futuri apprendisti? "Fare stage è un modo per decidersi e capire cosa ti può piacere e soprattutto anche per vedere cosa si fa in un ufficio e può aiutare davvero tanto a decidere", ci raccontano quest'ultimi. O ancora: "il consiglio è di iniziare subito a lavorare, perché secondo me ad iniziare subito dopo le medie come ho fatto io hai ancora la mente fresca ed è molto più facile che aspettare. Ognuno ha il suo metodo. Io mi sono trovato bene con questo ed è il consiglio che do' ai giovani di oggi."

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