
Tre omicidi, 27 tentati omicidi, 25 lesioni personali gravi, 397 lesioni semplici. È questa la sintesi della violenza in Ticino nel 2024 che emerge dal bilancio dei commissariati di Lugano Mendrisio Bellinzona e Locarno. Rispetto all’anno precedente il reato più grave ha visto un aumento, da 1 caso nel 2023 a 3 appunto lo scorso anno. “Sul nostro territorio cantonale ci sono stati tre omicidi, ma non parlerei di un aumento”, ci dice il Commissario capo Alvaro Nodari, responsabile del Commissariato di Lugano. “Li definirei piuttosto di casi isolati gravi, due dei quali sono legati a problematiche familiari. Quindi non facilmente preventivabili. Nell’altro caso si è trattato di omicidio molto grave, ma legato all’ambiente degli stupefacenti. Non si tratta quindi di azioni premeditate, anche se le inchieste sono ancora in corso e quindi ci sono elementi che vanno ancora chiariti. Purtroppo a scadenze regolare possono accadere questi brutti episodi, ma non possiamo prevederlo”.
Da lesioni gravi a tentato omicidio
Se per l’omicidio legato al traffico di stupefacenti la vittima è stata un cinquantenne svizzero. Negli altri due casi le vittime erano donne uccise nell’ambito famigliare. Più sensibile l’aumento di tentati omicidi, alla base di questo aumento vi sono anche ragioni puramente tecniche. “Bisogna anche valutare la perizia giuridica e il contesto. Perché i casi in questione sono effettivamente aumentati, anche se in maniera non eccessiva (da 23 a 27) vi è anche da dire che sono casi legati a risse, liti e aggressioni. Se in passato inizialmente venivano trattati come lesioni gravi in attesa di eventuali sviluppi d’indagine, ecco che oggi si è alzata l’asticella, partendo fin da subito con il reato di tentato omicidio. Questa può in seguito decadere a lesioni gravi o altri tipi di reato nel corso dell’indagine”.
Lugano, zona più calda del Ticino
Sostanzialmente stabili sono invece le rapine, pari a 36. Spesso, però si tratta di casi in cui una lite o una rissa finisce con la sottrazione non premeditata di beni altrui. A livello regionale, se i tre omicidi hanno riguardato tutti il Mendrisiotto, è però il Luganese a fare la parte del leone, anche per una semplice questione di numeri. “A livello di numeri il Luganese resta effettivamente la regione più calda. Come dicevo prima, c’è infatti una vita notturna più accentuata, con un gran numero di locali notturni e discoteche. Inoltre, ha un centro città maggiormente frequentato rispetto a Chiasso o Bellinzona, quindi è evidente che con dei raggruppamenti di gente maggiori aumenta anche il rischio di un’eventuale lite, che sfocia poi in rissa o rapina. Lugano resta quindi una zona calda del Cantone”, ha concluso Nodari.