
Si è aperto ieri (martedì 15 aprile) il processo per un grave caso di cronaca nera che intreccia due episodi distinti ma legati dal contesto e dai protagonisti. Sul banco degli imputati siede un 28enne somalo, accusato di aver ucciso un uomo italiano di 50 anni con 18 coltellate il 1° marzo 2024, in un appartamento di via Pestalozzi a Chiasso. Il delitto è avvenuto all’alba, dopo una serata trascorsa al Blu Martini di Lugano. In aula - come riporta l'edizione odierna del Corriere del Ticino - l’imputato ha dichiarato di essere sotto l’effetto di cocaina e alcol, e di aver perso il controllo dopo essere stato spinto dalla vittima, ammettendo anche di ricordare solo il primo fendente prima del blackout.
Altri tre imputati
Il 28enne è anche coinvolto, insieme ad altri tre imputati – un 30enne svizzero, un boliviano coetaneo e un 32enne cubano – in un’altra vicenda risalente al 28 gennaio 2023, sempre collegata al Blu Martini. Secondo l’accusa, il gruppo avrebbe aggredito brutalmente un uomo nei pressi dei bagni della discoteca, colpendolo con pugni al volto e al corpo, tanto da metterne in pericolo la vita. La vittima è finita in cure intense. Per due dei quattro uomini il procuratore ha chiesto la condanna per tentato omicidio. Le pene richieste vanno da 4 a quasi 5 anni di detenzione, con espulsioni dal territorio elvetico fino a 20 anni. L’accusa ha parlato di “motivazioni futili o inesistenti” e ha definito gli imputati "un branco" abituato ad agire con violenza. La richiesta di pena per l’omicidio di Chiasso, invece, verrà formulata nella giornata di oggi dal procuratore pubblico Zaccaria Akbas.