
Per il Comune di Paradiso l’inizio della presente legislatura è stato tutto fuorchè tranquillo. Dapprima la polemica legata all’assegnazione dei dicasteri, con il municipale di Lega-UDC-Indipendenti Stefano Magnoli che si era visto assegnare il Dicastero cimitero. Esattamente come accaduto nel 2012 al suo predecessore Gianni Bergomi, che si era rivolto al Consiglio di Stato. Il Governo non aveva ritenuto illegale la scelta del Municipio sul Cimitero (Dicastero che era stato creato ad hoc in quella legislatura, ndr).
L’11 aprile scorso la Sezione Lega dei Ticinesi-UDC-Indipendenti di Paradiso aveva inoltrato alla Sezione degli Enti locali e alla Consulenza giuridica del Consiglio di Stato del Cantone Ticino un esposto per contestare le prassi adottate nello spoglio delle buste per corrispondenza.
"Le operazioni di apertura delle 704 infatti sono avvenute senza la presenza dei delegati ai seggi, ma soltanto alla presenza del Segretario comunale e di altri" aveva lamentato la sezione. Altro punto contestato riguardava le urne pervenute al seggio la domenica delle elezioni, "prive dei sigilli” mentre “la chiave, che come consuetudine è custodita in busta chiusa e sigillata, era semplicemente nelle tasche della responsabile dell'Ufficio controllo abitanti."
Il municipale Stefano Magnoli aveva puntato il dito contro la prassi utilizzata, scontrandosi inevitabilmente con la maggioranza del Municipio (rappresentata da PLR, PPD, PS e Verdi del Ticino) che, assieme alla Cancelleria comunale, avevano categoricamente smentito le accuse.
Sulla vicenda deve ancora esprimersi il Tribunale amministrativo e, in attesa della sentenza, Magnoli ha deciso di dare un segnale forte, dimettendosi dalla carica di municipale. Alla base della decisione di Magnoli vi è la questione legata al Dicastero cimitero e, appunto, quella ancora irrisolta dei presunti brogli elettorali.
Stando a nostre informazioni, Magnoli con questa azione avrebbe voluto lanciare un segnale di forza, per evitare che la vicenda venga messa a tacere dalla maggioranza del Municipio, finendo nel dimenticatoio.
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