Un credito quadro d’investimento di 1'966’260 franchi e di un credito di gestione corrente di 574’400 franchi per l’attuazione del Piano di utilizzazione cantonale del Parco del Piano di Magadino nel periodo 2025-2028. È quanto deciso dal Consiglio di Stato adottando il Messaggio concernente queste richieste. "Il Parco del Piano di Magadino (PPdM) rappresenta infatti una realtà territoriale unica e peculiare con l’obiettivo generale di offrire uno spazio aperto e un paesaggio di qualità all’interno dell’area urbana degli agglomerati di Bellinzona e Locarno", si legge nella nota governativa.
Il Parco
Il Parco occupa oltre metà della superficie del Piano di Magadino: 2’360 ettari a vocazione agricola e naturalistica che si estendono lungo il fiume Ticino, dalla foce della Morobbia alle Bolle di Magadino, per una lunghezza di circa 11 km e una larghezza di circa 2 km. L’agricoltura – oltre il 70% della superficie - riveste un ruolo preponderante a livello economico, paesaggistico, per lo svago e per la natura. Inoltre, grazie alla grande concentrazione di biotopi e paesaggi inventariati, questo comparto è anche considerato un comprensorio strategico a livello cantonale e internazionale per la conservazione della biodiversità. "Non da ultimo la sua connotazione di vasta pianura facilmente accessibile tra due agglomerati, che contano oltre 100’000 abitanti, offre uno spazio di prossimità per il tempo libero sempre più importante per la qualità di vita della popolazione".
La valorizzazione
Dal 2017 la valorizzazione di questo prezioso comparto e l’attuazione degli obiettivi fissati dal Piano di utilizzazione cantonale avviene tramite l’Ente Parco del Piano di Magadino, che negli anni si è sviluppato per meglio rispondere alle esigenze e ai bisogni degli attori economici e sociali locali, degli ecosistemi e della popolazione che usufruisce di questo spazio. Nell’ultimo quadriennio (2021-2024) l’attività di gestione del Parco si è concentrata sugli interventi alla rete dei sentieri, su progetti di valorizzazione paesaggistica, di sostegno all’agricoltura, di valorizzazione dei biotopi e della biodiversità, di risanamento di siti inquinati e lotta alle neofite, di sviluppo e sistemazione dell’offerta di svago di prossimità, di migliorie agli accessi al Parco (trasporti pubblici e mobilità sostenibile) ed in particolare ha curato la comunicazione e l’informazione pure grazie all’organizzazione regolare di una festa del Parco o alla realizzazione di eventi rivolti alla popolazione.
Programma di lavoro 2025-28
Anche il programma di lavoro per il periodo 2025-28 è ricco di attività e prevede interventi di vario genere. In ambito di valorizzazione del paesaggio sono in programma lavori di risanamento di situazioni conflittuali con l’Ordinanza federale sulla protezione delle zone palustri e di situazioni puntuali di degrado paesaggistico. Per migliorare la componente naturale del Parco sono previsti progetti di riqualifica delle riserve naturali e di contenimento delle neofite invasive, in particolare del Poligono del Giappone. Gli investimenti saranno destinati in parte anche alla realizzazione di iniziative che favoriscono l’uso di prodotti del Piano nella gastronomia locale, e quindi al sostegno delle aziende agricole attive nella regione. A livello di infrastrutture per lo svago, si vuole arricchire la rete di percorsi con aree di picnic e di sosta, così come rafforzare l’offerta di visite guidate e di attività per le famiglie; parallelamente si lavorerà anche sul miglioramento della mobilità all’interno del Parco: saranno realizzati un nuovo tratto ciclo-pedonale e due postazioni di bike-sharing, per incentivare la mobilità dolce. Verrà infine dato seguito allo studio – condotto nel quadriennio 2021-24 – sul traffico parassitario, concretizzando i provvedimenti proposti.