San Gottardo
Parco eolico, il radar contro gli uccelli funziona
©Gabriele Putzu
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Redazione
un anno fa
Il radar anticollisione installato sul Motto Bartola è in grado di individuare gli stormi di uccelli migratori e di arrestare gli aerogeneratori nel momento del loro passaggio. Per ora registrate 10 collisioni all'anno per ciascuno dei cinque aerogeneratori. PESG: "Le misure di protezione adottate sono efficaci".

Il radar anticollisione per individuare stormi di uccelli migratori che attraversano il Passo del San Gottardo e che permette di arrestare in tempo le pale eoliche per evitare possibili collisioni ha dimostrato la sua efficacia. È quanto emerge dai risultati preliminari dello studio sull'avifauna promosso dalla Parco eolico del San Gottardo (PESG) SA. "I dati raccolti rispecchiano le ipotesi elaborate in fase di pianificazione del progetto e confermano l’efficacia delle misure di protezione adottate", sottolinea il Parco eolico del San Gottardo in un comunicato.

Pale ferme per 654 ore l'anno scorso

Il radar anticollissione è installato all'altezza del Motto Bartola ed è tra le misure di compenso previste dalla licenza di costruzione del parco eolico. Nel 2023 le ore di fermo degli aerogeneratori a seguito dell'intervento del radar sono state 654, per una media di 130.8 ore ad aerogeneratore.

Come viene effettuato il monitoraggio

La campagna di monitoraggio è stata avviata nell'autunno del 2021 in accordo con il Dipartimento del territorio ed è stata affidata al biologo Federico Tettamanti dello Studio Alpino. In particolare il monitoraggio viene svolto durante le stagioni migratorie degli uccelli, ossia tra marzo e giugno e tra agosto e novembre. In questi periodi vengono effettuate perlustrazioni a cadenza regolare. Lo scopo è di rinvenire e contare i resti di uccelli ai piedi dei cinque aerogeneratori che compongono il parco eolico. Le ricerche vengono condotte da personale specializzato, anche con l'ausilio di cani addestrati allo scopo. I risultati di ogni perlustrazione vengono elaborati sulla base di un modello statistico, che permette di determinare il tasso di collisione, considerando il grado di efficienza delle ricerche e la percentuale di sparizione dei resti dei volatili causata dai predatori.

I risultati

Stando ai risultati diffusi da PESG - che si basano sui dati raccolti in cinque stagioni migratorie per un totale di 73 perlustrazioni - ogni aerogeneratore ha registrato circa 10 collisioni all'anno. Un numero ritenuto "contenuto" e che rientra "nei limiti concordati in fase di pianificazione del progetto". I risultati preliminari testimoniano dunque "l'efficacia dell'impiego del radar a tutela dell'avifauna", sottolinea PESG, precisando che uno studio completo sarà pubblicato nella seconda metà del 2024.