![](https://dexter-cdn01.gruppocdt.ch/ticinonews/stories/2025/02/14/960x640/7c7f7109-ad7b-45a9-a17c-109aa345b729.jpeg)
Oggi a Göschenen e Airolo sono state messe in funzione le due frese meccaniche. Numerose persone, tra ospiti e personale delle imprese di costruzione, hanno partecipato ai festeggiamenti organizzati presso entrambi i portali del San Gottardo. Albert Rösti, consigliere federale e capo del DATEC, ha sottolineato ad Airolo il valore simbolico del progetto e ha augurato a tutte le parti coinvolte il massimo successo lungo il percorso verso il cuore della galleria. “Dopo diverse lunghe tappe e dopo una lunga storia, questa giornata rappresenta un segno per l’innovazione e per le capacità che hanno la Svizzera e i suoi ingegneri", ha detto ai microfoni di Ticinonews il consigliere federale. "La fresa Paulina, da loro progettata, è una rivisitazione molto attuale del macchinario originale. Essendo molto grande, riesce a forare fino a 20 metri al giorno e i rischi sono decisamente ridotti rispetto ai lavori di 40 anni fa all’interno del tunnel”. Alla cerimonia Rösti ha anche sottolineato come il raddoppio completi la visione che ambisce a collegare le regioni svizzere, in particolare il Ticino, durante tutto l'anno. "Il legame tra nord e sud è molto evidente per tutta la società, e con questo secondo tubo i rapporti tra il nord e il sud delle alpi sono maggiormente assicurati”. Presente alla cerimonia di avvio dei lavori ad Airolo anche il presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta, secondo il quale "quello di oggi è stato un momento non solo storico, ma anche emozionante, che marca l’inizio della costruzione di questa seconda canna”. Insieme ai presidenti dei Consigli di Stato dei Cantoni Ticino e Uri, Christian Vitta e Christian Arnold, Rösti ha poi sottolineato le profonde competenze tecniche di tutti i partecipanti al progetto e ha ringraziato la popolazione locale per la pazienza e la fiducia. Affiancati dai sindaci di Airolo e Göschenen, dal direttore generale del progetto e dai rappresentanti delle imprese di costruzione, hanno infine messo in moto le frese meccaniche, in segno di buon auspicio per gli imminenti lavori.
Biaggio: "Gli operai sono il cuore pulsante di tutto il cantiere"
Dopo cinque anni di preparativi, ha quindi preso il via proprio oggi lo scavo principale per la realizzazione della seconda canna della galleria autostradale del San Gottardo. In occasione dell'accensione ufficiale delle due frese meccaniche a piena sezione (tunnel boring machine, TBM) a Göschenen e Airolo, l'Ufficio federale delle strade (USTRA), in qualità di committente, ha dato il via alla fase centrale del progetto: la realizzazione del secondo traforo. Le due macchine, con un diametro di circa 12,3 metri e un peso di circa 2'000 tonnellate, partono rispettivamente da nord e da sud. Per raggiungere il limite del lotto devono percorrere entrambe una distanza compresa tra i 7 e gli 8 chilometri attraversando una zona di disturbo geologico lunga circa 350 metri, che verrà scavata con metodi convenzionali. Le macchine avanzeranno in media di 18 metri al giorno e dovrebbero raggiungere approssimativamente il centro della galleria nella primavera del 2027. La cerimonia per la caduta dell'ultimo diaframma è prevista per l'autunno dello stesso anno. La seconda canna sarà aperta al traffico presumibilmente nel 2030, dopodiché potranno partire i lavori di risanamento del traforo esistente. “Entro 2 anni e mezzo dovremmo raggiungere l’altra fresa che arriva da Göschenen”, ci ha detto Guido Biaggio - vicepresidente USTRA - che ci ha anche confermato che il tunnel dovrebbe essere operativo nel 2030. “Noi calcoliamo circa 2,5 anni di scavi a partire da oggi. Poi ci sarà la seconda fase di sistemazione, rivestimenti, installazioni elettromeccaniche e messa in servizio”. Parallelamente bisognerà risanare quello esistente. “Al termine dei lavori del secondo tubo procederemo con il risanamento di quello vecchio, quindi il traffico verrà interamente deviato nella nuova canna”. Questo cantiere non prevede, inoltre, un aumento della capacità. “Confermo. È costituzionalmente definito. Evidentemente ci sarà un grande miglioramento nella sicurezza perché si potranno separare i flussi di traffico e i lavori di manutenzione potranno essere gestiti in maniera molto più efficiente”. Fino ad ora come sono andati i lavori? “Questa lunga fase di avvicinamento allo scavo principale ha implicato un grande investimento, ovvero le installazioni esterne, la gestione dei materiali d’uscita, i cunicoli e lo scavo stesso". Biaggio ci ha poi spiegato che ad oggi sono circa 200 le persone che ruotano attorno al cantiere, "e sono il cuore pulsante di tutti i lavori. Ci sta molto a cuore che si trovino bene e che hanno sia alloggi di lavoro dignitosi che condizioni di lavoro sicure, infatti non abbiamo avuto nessun incidente degno di nota".
Wolfisberg: "Un libro scritto in tanti capitoli, e ognuno va vissuto"
Un cantiere mastodontico iniziato come detto nel 2020-21, “quindi qui ad Airolo abbiamo avuto il tempo di abituarci alle nuove costruzioni e demolizioni", ci ha detto il sindaco Oskar Wolfisberg. "Ora entriamo invece in una fase in cui la percezione della cittadinanza sarà minore, perché i lavori da oggi e per i prossimi tre anni circa saranno all’interno del tunnel. Poi, finiti quelli, ci sarà lo sgombero e la risistemazione e quindi torneremo a percepire il grosso cantiere”. Cosa significa questo cantiere per il paese? Sta portando qualcosa o i frutti si vedranno dopo? “La realizzazione del secondo tunnel è un libro in capitoli, e ognuno di questi va vissuto. Fino ad oggi abbiamo avuto diversi lavori e operai sul territorio, con le imprese locali che funzionano. Nei prossimi tre anni andremo avanti gradualmente, per poi scendere ed entrare in un nuovo capitolo: quello della risistemazione del fondo valle che ci permetterà di ricominciare un tipo di ragionamento che sarà diverso da quello precedente il cantiere”.
Progetto chiave per il settore delle costruzioni svizzero
Gli ultimi mesi sono stati dedicati alla consegna e all'assemblaggio delle due frese meccaniche prodotte dalla ditta tedesca Herrenknecht. Lo scavo principale inizierà contemporaneamente da entrambi i fronti della galleria. Sul lato nord sarà gestito dal consorzio «ARGE Secondo tubo», composto dalle imprese Implenia Svizzera SA e Frutiger AG, incaricato di eseguire i lavori per un importo preventivato di circa 467 milioni di franchi. A sud invece opererà il «Consorzio Gottardo Sud», composto dalle aziende Marti Tunnel SA, Mancini & Marti SA ed Ennio Ferrari SA. Il volume della commessa ammonta a circa 499 milioni di franchi. Con un totale di quasi un miliardo di franchi, i due lotti principali per la seconda canna del San Gottardo sono di grande rilevanza per il settore delle costruzioni elvetico, trattandosi di una delle aggiudicazioni più importanti degli ultimi anni nei Cantoni Ticino e Uri.