Ticino
Pensioni, raggiunto un accordo tra Cantone e dipendenti pubblici
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
L’accordo tra sindacati e Cantone prevede misure di compensazione 60% a carico del Cantone e 40% a carico degli assicurati. Il livello delle rendite resterà analogo.

Ci siamo. Nel pomeriggio sindacati e Cantone sono arrivati a siglare un accordo sul caso dell’anno: i problemi della cassa pensione dei dipendenti pubblici. L’accordo prevede misure di compensazione 60% a carico del Cantone e 40% a carico degli assicurati. Il tutto all’ente pubblico verrà a costare 14 milioni l’anno per un considerevole lasso di tempo. Il livello delle rendite resterà analogo. Verrà eliminato anche il contributo a fondo perso dell’1% a carico dei dipendenti, i quali verseranno un contributo dello 0,6%. Il tasso sarà inoltre ridotto solo al 5,25 invece che al 5%.

Le puntate precedenti

Riassumiamo brevemente: l’IPCT, vale a dire l’istituto di previdenza del Canton Ticino, nel 2022 aveva annunciato l’intenzione di ridurre i tassi di conversione dal 6,17 fino al 5%. Un taglio delle rendite, in sostanza, pari circa al 20%. Già nel 2013 i dipendenti pubblici erano stati chiamati alla cassa: con il passaggio dal primato delle prestazioni a quello dei contributi, le pensioni erano state ridotte all’incirca del 20%.

La rete che si è mossa

Ad incanalare e organizzare il disappunto dei dipendenti era arrivata l’associazione Erredipi, che tra azioni di protesta, grandi e piccole manifestazioni e scioperi, ha mantenuto alta l’attenzione sul tema. Per mesi sindacati e Cantone hanno continuato a trattare, per giungere infine all’accordo di oggi.

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