Ticino
Per Funivie Svizzere gli impianti sciistici devono puntare sull'estate
Redazione
6 giorni fa
Assicurare la neve, diversificare l’offerta anche in inverno e ampliare quella in estate, sono queste le strategie presentate oggi dall’associazione Funivie Svizzere per migliorare le condizioni degli impianti sciistici. “La situazione in Ticino in inverno dipende molto dalla neve, ma le proposte estive sembrano funzionare, lo scorso anno c’è stato un incremento del 6%”, così il direttore Berno Stoffel.

La neve negli ultimi anni si è fatta attendere spesso alle nostre latitudini, molte volte lasciando a bocca asciutta tutti quanti, in particolare le nostre piste a bassa quota. Nonostante i ricorrenti inverni senza troppa coltre bianca, i rappresentanti degli impianti di risalita sono ottimisti, fra cui il direttore dell’Associazione Funivie Svizzere Berno Stoffel. “La situazione in generale è buona ma può migliorare, siamo riusciti a risolvere tutte le crisi, anche quella del coronavirus. Possiamo dire che la situazione è molto stabile in inverno, cioè la frequenza è molto stabile. L'estate invece è un boom, per questo motivo la situazione ci sembra che possa solo migliorare”.

La situazione invernale dipende dalle regioni

Una frequenza stabile che lo scorso anno ha tuttavia subìto un incremento del 2,5% in rapporto alla media quinquennale. Ad averne beneficiato in particolare sono state le stazioni al di sopra dei 1’800 metri, mentre quelle tra i 1’000 e i 1’800 hanno avuto un calo delle presenze. Per quanto riguarda infine le più basse, quindi al di sotto dei mille metri, per alcune è andata bene, per altre meno. Come per il nostro Cantone, che ha avuto un’oscillazione dovuta in particolare al meteo. “Anche se possiamo affermare che la situazione è buona, c'è comunque una grande differenza in inverno tra le stazioni che si trovano in altitudine e quelle invece in basso”, ci spiega sempre Stoffel. In Ticino, per esempio, c'erano situazioni meteorologiche molto speciali e diverse rispetto alle altre regioni. “L'anno passato c'è stata una buona stagione in Ticino, perché c'è stata molta neve, soprattutto a marzo. Un fine stagione super che ha aiutato molto, mentre l’anno prima è stato difficile perché ci sono state poche precipitazioni, ha nevicato poco e le temperature erano alte. La situazione cambia molto quindi inverno e dipende molto dalle condizioni metereologiche, mentre l’estate è andata bene. Motivo per cui penso stia funzionando bene”.

In Ticino un +6% nell’estate 2024

Il periodo estivo del 2024 nel nostro cantone – dice l’Associazione – ha infatti avuto un incremento delle presenze del 6%. Sono invece i mesi invernali ad essere in difficoltà, in particolare a causa del cambiamento climatico. La pioggia spesso prende il posto della neve, che rimane al suolo per meno tempo a causa delle temperature elevate, e questo ha portato - negli ultimi anni - a una diminuzione di 30 giorni della stagione utilizzabile per gli sport sulla neve. Per questo motivo, ieri l’associazione ha presentato 3 strategie per far fronte alla situazione degli impianti di risalita. “Abbiamo condotto uno studio con l'Università di San Gallo per capire a che punto siamo con il cambiamento climatico e con le strategie con gli impianti di risalita. Quello che è emerso è che il cambiamento climatico è al centro di preoccupazioni strategiche del mondo delle piste da sci, quindi abbiamo elaborato delle strategie. La prima è di assicurare e garantire la neve, e questo è fondamentale. La seconda strategia è invece quella di diversificare l'offerta in inverno, come offrire – oltre alle piste innevate – anche degli eventi come lo snowtubing o il golf invernale, così come eventi culturali. Infine, la terza strategia è di aumentare l'offerta in estate. E su questo posso affermare che abbiamo diversi progetti”.

Si punta sull’estate

Progetti, sottolinea il presidente dell’Associazione Hans Wicki, che in particolare per il periodo estivo, devono puntare sulle famiglie. “La strategia per tutte le stazioni sciistiche in Svizzera, in particolare in Ticino, deve concentrarsi sulla prevenzione del cambiamento climatico e sulla gestione dei relativi meccanismi. Per le aree sciistiche, è necessario spostarsi verso zone più alte, costruire nuove piste e apportare modifiche tecniche. Le zone a quote più basse rischiano di scomparire se non vengono adeguatamente adattate e modificate tecnicamente. Durante l’estate, queste aree offrono molte attività, nonostante il cambiamento climatico. Ci sono spazi di gioco e parchi di divertimento per i giovani. La strategia deve includere anche meccanismi finanziari per poter realizzare questi investimenti”, ha concluso il presidente.