Politica
Per la Lega il "caso" Gobbi non è mai esistito
©Gabriele Putzu
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Redazione
12 giorni fa
Lo ha affermato lo stesso partito dopo aver preso atto della decisione del Consiglio di Stato di reintegrare Norman Gobbi nella responsabilità politica della Polizia cantonale.

"La Lega dei Ticinesi ha accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato (CdS) di reintegrare Norman Gobbi nella sua funzione di responsabile politico della Polizia cantonale", si legge in una nota del movimento di via Monte Boglia. Tuttavia, il partito non ha mancato di sottolineare come "questa decisione sia giunta con ritardo", poiché, a loro avviso, "avrebbe dovuto essere presa già nel giugno scorso". A quel tempo, infatti, il procuratore generale Andrea Pagani aveva concluso l'inchiesta sull'incidente automobilistico del novembre 2023, confermando l'estraneità di Gobbi a qualunque illecito. L'incidente, che aveva visto Gobbi vittima di una collisione in autostrada, non aveva mai portato a un'indagine sul suo conto.

Autosospensione: "una scelta non necessaria"

Nonostante l'assenza di accuse formali, Norman Gobbi aveva deciso di autosospendersi dalla direzione politica della Polizia cantonale, una scelta che, secondo la Lega, non era necessaria. Il gesto, definito lodevole dal partito, era stato motivato dalla volontà di Gobbi di proteggere sia le istituzioni sia la propria famiglia dalle polemiche sollevate attorno all'incidente. Tali polemiche, secondo il comunicato, sarebbero state orchestrate da avversari politici e amplificate dai media per motivi puramente elettorali.

Una campagna contro Gobbi: attacchi senza fondamento

Secondo la Lega, la vicenda che ha coinvolto Norman Gobbi sarebbe stata gonfiata artificiosamente, con lo scopo di screditarlo politicamente. Gli attacchi, si legge nel comunicato, sarebbero stati mossi contro di lui non per l'incidente in sé, ma per il suo ruolo di "ministro" leghista e coordinatore ad interim del movimento. La reintegrazione di Gobbi chiude definitivamente quello che la Lega definisce una "pantomima", confermando ciò che il partito ha sempre sostenuto: l'assenza di qualsiasi fondamento reale nelle accuse mosse contro il consigliere di Stato.

Media e politica: responsabilità e strumentalizzazioni

La Lega non risparmia dure critiche ai media e ai rappresentanti politici che hanno cavalcato la vicenda. "Oggi possiamo dunque ribadire, senza possibilità di smentita, che non esiste, né è mai esistito, alcun 'caso Gobbi'. Esiste, per contro, un 'caso Dadò' un 'caso MpS' ed un 'caso stampa di regime'", conclude la nota.