Ad Arogno Gabriele Bianchi, titolare dell’Azienda Agricola Bianchi ci spiega come avviene la potatura della vite. Nei vigneti ticinesi, infatti, è arrivato il periodo di potatura invernale, una procedura importante nella coltivazione della vigna, il cui primo passo parte dalla selezione del capo a frutto: “Cerchiamo un tralcio di medio vigore, sano e vicino al tronco principale, in modo che la linfa possa arrivare il prima possibile all’uva”, afferma Bianchi.
La piegatura del ramo
Una volta identificato, è tempo di piegare il ramo e legarlo. È una procedura delicata che serve a dare la forma e la struttura di crescita al vigneto. A confermarcelo Gabriele Bianchi: “In primavera nasceranno poi i germogli e daranno vita a nuovi tralci. Per ogni tralcio poi, ci auguriamo di poter avere dell’uva. A settembre verrà quindi raccolta", dichiara. Un aspetto importante è la delicatezza nel procedimento per evitare di arrecare danni alla pianta: “Quando pieghiamo il capo a frutto, è importante preservare i germogli", dice il titolare dell'azione. E ancora: "Il tralcio viene poi fissato sul filo. Se non dovesse essere fissato bene, il vento e la pioggia potrebbero smuoverlo. Durante le fasi di germogliamento potrebbe anche danneggiarsi o rompersi”.
La giusta potatura per ogni pianta
Questo tipo di potatura si chiama guyot semplice, con un solo capo a frutto, ma non è l’unica: bisogna quindi saper comprendere le sensibilità di ogni pianta: “Ogni pianta ha la sua storia, ogni pianta è un individuo a sé", spiega Bianchi. "Dobbiamo quindi adattarci a tutte le piante. Normalmente cerchiamo di impostare la potatura a guyot per ogni specie. Se poi un’altra pianta dovesse necessitare un altro tipo di gestione, andremo a curarla come sarebbe meglio per lei”.
Impostare la qualità
Un lavoro di pazienza e precisione quindi, ma molto importante per il futuro della vigna e quindi per fare un primo importante passo verso la vendemmia che si desidera: “Questo è l’inizio del processo di coltivazione della vigna. Grazie ad una buona potatura potremo già impostare la qualità di quello che vogliamo ottenere. Ci sono potature meno produttive rispetto ad altre. È anche un lavoro preventivo per le malattie della vite. Lasciare una zona ben arieggiata e separata tra un tralcio e l’altro premette di avere meno umidità e quindi una proliferazione più attenuata di funghi. La potatura è la base di una buona gestione viticola", conclude Gabriele Bianchi.