Politica
"Persistenza di opacità e arroganza nella gestione del Tribunale penale cantonale?"
È quanto si chiedono Matteo Pronzini e Pino Sergi (MPS) in un'interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato.
"La destituzione di due giudici del Tribunale penale cantonale (TPC) e le dimissioni immediate del presidente Ermani (e accettate dall'ufficio presidenziale) non permettono più di far fronte al carico di lavoro ordinario del TPC". È quanto recita un'interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato dai deputati MPS Matteo Pronzini e Pino Sergi. Nel testo, i firmatari si domandano se ci sia "persistenza di opacità e arroganza nella gestione del Tribunale penale cantonale".
Di seguito le domande poste all'esecutivo cantonale ticinese:
- Nel 2024 come si presentano le statistiche? Suddivisi tra Assise correzionali e Assise criminali, i pendenti 01.01, gli atti di accusa introdotti, opposizioni a decreti di accusa, diversi, totale da evadere, processi celebrati, atti di accusa aggiuntivi/incarti congiunti, altrimenti definiti e pendenti 31.12 (cfr. rendiconto statistico del Rapporto del Consiglio della magistratura e delle autorità giudiziarie 2023)?
- Il cosiddetto "caos TPC" nel 2024 ha influito sull'operatività del TPC? Se si, come può essere quantificato in termini numerici?
- Il Consiglio della magistratura e il Consiglio di Stato ritengono adeguata e professionale la gestione della comunicazione del TPC verso l'esterno?
- Del cosiddetto "caos TPC" quante comunicazioni ha effettuato la Commissione amministrativa agli altri giudici del Tribunale di appello? Il Consiglio della magistratura e il Consiglio di Stato ritengono corretto che gli stessi giudici del Tribunale di appello debbano attingere alle informazioni dalla stampa?
- Corrisponde al vero che sul cosiddetto "caos TPC" il Plenum del Tribunale di appello non si sia mai chinato? Per quale ragione il presidente e la Commissione amministrativa non hanno mai proposto di svolgere per lo meno una discussione generale nel Plenum sulla tematica? Perché non è mai stata proposta al Plenum con celerità e tempestività l'adozione di alcuna misura, segnatamente la designazione di un presidente ad hoc TPC (scelto tra gli altri giudici del Tribunale di appello) per dirigere amministrativamente il TPC?
- Corrisponde al vero che in seguito alla destituzione di due giudici del TPC nessun giudice di appello abbia optato per il TPC? Perché gli altri giudici del Tribunale di appello, segnatamente quelli più pratici nel settore penale, non hanno assunto per lo meno qualche processo per prestare man forte in una situazione di evidente emergenza?
- Corrisponde al vero che alla data odierna (19 gennaio 2025) vi sono ancora 35 sentenze da motivare per dei processi presieduti dai Giudici Quadri e Verda e 19 sentenze del già Presidente Ermani? Quante di queste 44 sentenze da motivare sono da processi di Assise criminali e quanti di Assise correzionali?
- In base al CPP art. 80 cpv 2 le motivazioni delle sentenze devono essere firmate (anche) dal Presidente del processo. Dunque vi è il rischio oggettivo che buona parte di essi dovranno venir rifatti. Il Consiglio della Magistratura o la Commissione amminstrativa hanno già le idee in chiaro su come procedere per la ripetizione di questi processi? Indicativamente quanto sarà il costo finanziario della ripetizione di questi processi? Vi sono processi che rischiano di incorrere nella prescrizione?