Caso Credit Suisse
Petruzzella: “Occorrono norme meno teoriche e più pratiche”
Redazione
2 anni fa
Il presidente dell'associazione bancaria ticinese Alberto Petruzzella commenta la possibilità di introdurre regole più severe per evitare il ripetersi di situazioni come quella di Credit Suisse. “Spero che si proceda con degli accorgimenti che possano contribuire a ridurre il rischio sulle banche sistemiche”.

Il Consiglio nazionale ha definitivamente bocciato ieri i crediti di impegno di 109 miliardi per l'acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS. Inutile il "sì" degli Stati. Malgrado ciò, le garanzie saranno concesse alle due banche. Oltre a essere un messaggio politico, quello lanciato dalle Camere è un segnale all'indirizzo della piazza finanziaria: diversi partiti hanno infatti invocato la necessità di regole più severe. Sulla questione Ticinonews ha interpellato il presidente dell'associazione bancaria ticinese Alberto Petruzzella. “Sicuramente è necessario cambiare qualcosa, perché ciò che è successo non va per niente bene”, commenta Petruzzella, secondo cui “bisogna in primo luogo evitare di porre regole che creino difficoltà alla stragrande maggioranza delle banche che hanno lavorato bene, sono solide e non hanno problemi”. In secondo luogo, “non dobbiamo dimenticare che UBS ha fatto uno sforzo enorme per salvare Credit Suisse e anche in questo caso occorrerebbe mettere delle norme che non le complichino inutilmente la vita, ma riescano effettivamente a ridurre questi rischi”.

“Norme un po’ meno teoriche”

In merito ai cambiamenti da apportare, secondo Petruzzella non è facile dire dove bisogna intervenire, “perché tutto l’impianto normativo di ‘too big too fail’ che era stato pensato dalla Finma sembrava aver messo degli argini a questi rischi, ma abbiamo visto che nella realtà le cose non sono funzionate”, precisa il presidente dell'associazione bancaria ticinese. Forse “sarà necessario trovare delle norme un po’ meno teoriche e un po’ più pratiche per cercare di evitare quello che è successo con Credit Suisse”.

“La questione andrà approfondita”

In ogni caso, Petruzzella non ritiene che il segnale lanciato dalle Camere possa causare qualche incertezza sulla piazza finanziaria. “Ci sono voluti due giorni per salvare Credit Suisse, ma per fortuna ne servono di più per cambiare le leggi”. Il problema “andrà approfondito: se si apportano delle modifiche è per cambiare in meglio non in peggio. Penso e spero quindi che si facciano le analisi del caso e si proceda poi con degli accorgimenti che possano contribuire a ridurre il rischio sulle banche sistemiche”.

I tag di questo articolo