
Nove mesi dopo, in alta Vallemaggia, le ferite sono ancora aperte. Ma tra gli enormi massi scesi a Fontana, in Val Bavona, si possono scorgere i piccoli grandi passi compiuti per la ripartenza. I tetti riparati, gli allacciamenti per l’acquedotto provvisorio, la strada. Un dramma per cui la risposta è stata corale, ha ricordato ieri a Cavergno la sindaca di Cevio Wanda Dadò in occasione della presentazione della giornata cantonale della vita in programma il prossimo 24 marzo. Giornata che quest'anno sarà dedicata proprio al tema del volontariato. “È stata veramente una macchina incredibile, che io ho constatato dal primo istante e che ho visto sul nostro territorio per diverse settimane”, ha dichiarato Dadò ai microfoni di Ticinonews. “Un’energia trasmessa alla gente e anche agli stessi volontari”.
Verso la riapertura della strada in valle Bavona
Impossibile dimenticare le decine e decine di volontari di tutte le età pronti a liberare le abitazioni dal fango e a portare conforto. Oltre 700 quelli che si erano annunciati al Cantone e per cui il sindaco di Lavizzara, Gabriele Dazio, ha espresso piena gratitudine. “È servito a sentirci meno soli e a vedere che tutto il cantone era vicino a noi”. È con la commozione negli occhi che i due sindaci hanno ricordato ieri quei momenti. Allora sembrava impossibile, ma a breve, in tempo per la stagione turistica, la strada in Valle Bavona potrà riaprire per tutti. “Abbiamo gli ultimi aspetti da perfezionare, ma siamo pronti”, ha spiegato Dadò. “Adesso si tratta di comunicare anche alla popolazione come verrà aperta la carreggiata, che sarà finalmente accessibile a tutti con un piano di emergenza nel quale avremo delle modalità di azione, di controllo e di verifica”.
Sguardo rivolto a Berna
Tanto è stato fatto, tanto resta però ancora da fare. E lo sguardo è tutto rivolto a Berna, che nei mesi scorsi aveva negato aiuti straordinari oltre ai 7,5 milioni annunciati. “Servono i soldi ed è proprio per questo che adesso siamo in un momento un po’ statico”, ha precisato ancora Dazio. “Non dovesse arrivare nulla, ciò andrebbe a svantaggio di determinati progetti. Come Municipio saremmo chiamati a fare delle scelte, magari anche a scapito, in certi casi, della sicurezza degli abitati o degli abitanti. Questo bisogna dirlo chiaramente”.
De Rosa: "C'è stato un incontro, ma è prematuro trarre delle conclusioni"
Proprio di recente, Comuni e Cantone hanno incontrato il consigliere federale Albert Rösti. “C’è stato questo incontro ad alto livello, a seguito del quale sono avvenute anche delle riunioni tecniche”, ci ha detto il consigliere di Stato Raffaele De Rosa. “La Confederazione, il Dipartimento e il consigliere federale stanno ora valutando come muoversi. La sensazione è che la discussione sia andata bene, ma è veramente prematuro trarre delle conclusioni. Attendiamo la risposta da parte di Berna”.