Ticino
Pink Panthers, tra gli arresti di Lugano un capo storico
Pink Panthers, tra gli arresti di Lugano un capo storico
Pink Panthers, tra gli arresti di Lugano un capo storico
Redazione
7 anni fa
Tra gli arresti di Pregassona figura uno dei capi storici del sodalizio criminale. E' tra gli autori di uno dei colpi più spregiudicati di sempre

Il suo volto è associato ad uno dei colpi più spregiudicati di sempre, quello messo a segno nel 2007 al centro commerciale Wafi Mall di Dubai. Valore del bottino 11 milioni di euro.

Un colpo ripreso dalle telecamere di videosorveglianza che fece il giro del mondo per la freddezza e la precisione con cui il commando composto da 4 ex militari portò a termine in soli 90 secondi l’intera operazione.

Oggi questo volto ricompare niente meno che nelle maglie degli inquirenti elvetici. E non è un volto qualunque.

Il suo nome è Dusko P., 42enne serbo, indicato dagli inquirenti di Fedpol come uno dei padri storici delle Pink Panthers.

Padrino indiscusso di questa multinazionale del crimine, fondata nel ‘99 e composta da almeno 200 persone perlopiù ex militari, che in soli 15 anni ha commesso furti per 500 milioni di dollari.

Fermato lo scorso febbraio a Pregassona dalle teste di cuoio della Polizia cantonale, Dusko P. era già finito in carcere nel 2008. A tradirlo il caso. Mentre attraversava la strada – durante un sopralluogo nel principato di Monaco – fu accidentalmente investito da un auto. Portato in ospedale contro la sua volontà venne riconosciuto da un agente durante la deposizione.

Un anno prima la sua fotografia era infatti circolata nei commissariati di mezza Europa in relazione al colpo di Dubai. La sua presenza negli Emirati venne accertata grazie ad alcune impronte digitali lasciate nell’appartamento scelto dalla banda come base logistica.

Negli emirati Dusko P. era giunto tre mesi prima con lo stesso passaporto falso con cui tre giorni dopo il colpo, lasciò tranquillamente il Paese.

Oggi, il 42enne serbo, è tornato dietro le sbarre in Svizzera dov’era ricercato per una lunga serie di furti. A vario titolo, il quartetto fermato in Ticino e trasferito in carcere a Zurigo, deve rispondere di 113 rapine, commesse solo nel Canton Zurigo, per un valore complessivo di 18 milioni di franchi.

fp

Maggiori dettagli sul telegiornale di Teleticino alle 18.45

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