Cantonali 2023
PLR, ecco il quarto candidato al Consiglio di Stato
© Facebook - Luca Renzetti
© Facebook - Luca Renzetti
Redazione
2 anni fa
Si tratta di Luca Renzetti, presidente distrettuale del Locarnese. “voglio invertire un po’ la tendenza che vede la figura dell’imprenditore poco presente nella politica di oggi”.

Sta prendendo forma la lista del Partito Liberale Radicale per la corsa al Consiglio di Stato alle elezioni cantonali del 2023. Il quarto candidato per il governo, scrive LaRegione, è Luca Renzetti, capogruppo in Consiglio comunale a Locarno e presidente distrettuale del Locarnese. Il suo nome si aggiunge a quelli di Christian Vitta, Alessandra Gianella e Jean-Jacques Aeschlimann.

“La figura dell’imprenditore è poco presente in politica”

Renzetti professionalmente è attivo come imprenditore nel settore dell’architettura, ma cosa potrebbe portare alla politica cantonale? “L’imprenditore alla politica può portare coraggio, responsabilità, capacità di trovare soluzioni quotidianamente, interpretazioni, mediazioni e visioni”, spiega Renzetti nell’intervista. “Tutte cose che servono alla politica, e sarebbe deleterio che una parte della società e del tessuto economico ticinese così importante non sia rappresentata in Consiglio di Stato e non a sufficienza in Gran Consiglio. La figura che desidero rappresentare ha una trasversalità che va dalla parte progettuale che presuppone un costante confronto col territorio, all’economia e alla finanza, gestendo al meglio risorse umane e capitali, mantenendo un dialogo continuo con le istituzioni e naturalmente con il cliente. Penso che alla politica serva il punto di vista di chi vive in prima persona questi ambiti”.

Le priorità dell’agenda di Renzetti

Fuga dei cervelli, pianificazione territoriale ed energia sono i temi principali sui quali vorrebbe chinarsi il candidato locarnese. Per rispondere al primo problema la ricetta di Renzetti è quella di “puntare sulla formazione continua ben indirizzata intensificando i rapporti tra le imprese e le università o gli istituti superiori, a partire dalla Supsi, e creando maggiori partnership pubblico-privato”. Mentre per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico “ci vogliono soluzioni verso il decentramento energetico, complementare alla tradizionale produzione centralizzata. Dobbiamo diventare il più possibile produttori d’energia a livello locale”. Tra queste “lo sfruttamento del fotovoltaico, dell’idroelettrico, l’adozione di nuove tecnologie e una corretta informazione ai cittadini sul tema”.

I tag di questo articolo