Ticino
PoLuMe, Ustra pensa anche a rifare lo svincolo di Mendrisio
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
4 giorni fa
Per l'Ufficio federale delle strade l'attuale snodo autostradale non reggerebbe un aumento del traffico dato da una terza corsia dinamica. La capodicastero pianificazione di Mendrisio: "La nostra priorità è che il traffico resti all'esterno del Comune".

Al momento il progetto PoLuMe, ovvero il Progetto di potenziamento dell’autostrada da Lugano a Mendrisio (PoLuMe), è stato "congelato" dall'Ufficio federale delle strade (Ustra), che intende prendersi il tempo necessario per capire le ragioni del "no" espresso alle urne dagli svizzeri a fine novembre sul potenziamento delle strade nazionali, al fine di analizzare il risultato nel dettaglio e definire come proseguire con il progetto.  Ma prima di questo stop, Berna aveva presentato ai comuni del Mendrisiotto interessati alcune ipotesi di intervento, tra cui una modifica allo svincolo autostradale di Mendrisio, rifatto tra il 2014 e il 2018, che sembra non sarebbe in grado di reggere un aumento del traffico dato una terza corsia dinamica. "Nell'ambito del Gruppo di lavoro Mendrisiotto promosso da Ustra", spiega alla Regione Francesca Luisoni, capodicastero pianificazione e spazi pubblici di Mendrisio, "ci sono state presentate le proiezioni di traffico con e senza PoLuMe e come si pensa possano reggere all'aumento del flusso di veicoli. Per noi è prioritario che questo resti il più possibile all'esterno del Comune e non che Viale della Stazione diventi l'asse di transito privilegiato o che venga favorito l'attraversamento dei nuclei, in particolare di Genestrerio, Ligornetto e Rancate". 

L'ipotesi di Ustra

L'Ufficio federale delle strade, continua Luisoni, "nelle proiezioni ha mostrato come lo snodo autostradale non riuscirebbe a reggere i flussi di traffico e per questo motivo, anche dettato dalla sicurezza, Berna ha messo sul tavolo l'ipotesi di un suo ripensamento". Per Mendrisio "le questioni finanziarie non sono un problema, perché di competenza federali", ma il nodo della questione riguarda "l'impatto che questi cambiamenti avrebbero sul territorio, visto che si parla di allargare ulteriormente alcuni collegamenti sia da nord che da sud, come la bretella dove si trova la passerebbe sul Laveggio". Oltre a questo, tra le proposte avanzate ci sono anche "alcuni adattamenti alle rotonde di accessi allo svincolo, con cambiamenti viari a livello di segnaletica che complicherebbero l’accesso al comparto situato dietro la stazione, così come delle modifiche che potrebbero impattare sul numero di transiti in alcuni nuclei".

Lavori fermi

Un'idea, quella avanzata da Ustra ai comuni del Mendrisiotto, che come scritto si era sovrapposta con il risultato della votazione.  "In seguito alla proposta di Berna, come Città abbiamo deciso di chiedere un incontro per discutere dei progetti ventilati, ma visto anche quanto deciso dagli svizzeri, l'Ufficio federale delle strade ci ha risposto chiedendo tempo", aggiunge Luisoni. In ogni caso al momento "non ci sono novità, e si attende che le autorità federali tornino al tavolo delle discussioni, dove sarà fondamentale discutere e trovare delle soluzioni comuni per il territorio".