Alle 07.30 di questa mattina ad Agno, in zona aeroporto, è entrato ufficialmente in servizio il distaccamento del corpo civici pompieri di Lugano che servirà la regione Ovest. Una decisione presa dal Municipio dopo un’analisi approfondita sulle problematiche legate alle tempistiche di intervento e al traffico che sempre più spesso congestiona le strade del Malcantone. Per continuare a garantire un alto livello di efficienza ai 25 Comuni convenzionati, era urgente trovare una soluzione. “Il corpo civici pompieri di Lugano garantisce la copertura su tutta la regione, compreso il Malcantone, fino al nuovo Comune di Tresa”, spiega ai microfoni di Ticinonews la capo dicastero Sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi. Una presenza su Agno “ci permette quindi di poter intervenire anche in situazione di traffico importante con una tempistica ridotta”.
Come funziona l’intervento
Ad aprirci le porte del distaccamento di Agno è stato il comandante dei Pompieri di Lugano Federico Sala. Qui saranno presenti, da lunedì a sabato, per 12 ore al giorno, tre militi con due mezzi di pronto intervento. “Un primo soccorso è un’autobotte, come first responder”, afferma Federico Sala, comandante dei Pompieri di Lugano. “Dobbiamo tenere in considerazione che nel caso di veicoli particolari come autoscala, pioniere per soccorso stradale o inquinamento, vi è sempre l’allarme che scatta anche in caserma centrale e gli uomini lì presenti raggiungono i militi che stazionano al distaccamento di Agno”.
Gli scopi
Gli obiettivi sono molteplici. Il primo “è fronteggiare una problematica viaria che da tempo riguarda la zona dell’aeroporto, sia negli spazi limitrofi sia sulla strada cantonale che da Manno porta verso la dogana di Ponte Tresa”, prosegue Sala. Il secondo punto riguarda il rispetto delle direttive della coordinazione Svizzera dei pompieri nelle tempistiche dal momento dell’allarme al raggiungimento del luogo dell’evento. Si vuole inoltre “essere più vicini ai nostri colleghi dell’aeroporto e supportare i corpi presenti nel Malcantone, a Caslano, Novaggio e Monteggio”.
Perché questa scelta
Le tempistiche di intervento prestabilite sono di 15 minuti in zone a rischio medio-basso e 10 minuti in zone a rischio medio-alto. In passato ai pompieri di Lugano è successo più volte di rimanere imbottigliati soprattutto in zona vallone, il tratto di strada tra Agno e Magliaso. “Sempre più spesso capitava di avere difficoltà di avanzamento verso la zona toccata dall’evento”, conferma Sala. Questo “ci ha portato a fare delle riflessioni, a compilare delle statistiche per capire la situazione attuale e quella futura e ci ha condotto, grazie anche al sostegno del Municipio di Lugano, ad aprire questo distaccamento”.
Una giornata tranquilla
Quando si tratta di enti di primo intervento tutto può cambiare nel giro di pochi minuti ma oggi, perlomeno l’inizio di giornata, è stato tranquillo per i pompieri di Lugano: in centrale la maggior parte delle chiamate ha riguardato la disinfestazione da imenotteri, api in particolare. Ad Agno, invece, i primi militi di picchetto hanno potuto prendere confidenza con la nuova postazione.