Per tutto il giorno gli operai della Belfor, ditta specializzata nel risanamento dei danni da incendio, hanno minuziosamente pulito ogni superfice delle terrazze che si affacciano sulla parte del magazzino comunale di Bellinzona che ieri ha preso fuoco. L’incendio è stato di piccola entità al contrario della preoccupazione dei residenti a causa della presenza di amianto nel tetto dello stabile. Alcune schegge, infatti, sono finite nei giardini vicini. A tranquillizzare la situazione il Capo Dicastero Ambiente di Bellinzona Vito Lo Russo: “Come Municipio avevamo la necessità di tranquillizzare il vicinato. Da subito abbiamo deciso di far intervenire le ditte specializzate per rimettere in sicurezza il sedime. Non si sanno ancora le cause dell’incendio e la scientifica sta facendo il suo lavoro. All’impianto elettrico erano attaccate delle pinze delle automobili elettriche. Potrebbe essere dunque un problema elettrico”, afferma Lo Russo.
Messa in sicurezza
L’incendio è stato domato in poco tempo. Dopo l’intervento dei pompieri è iniziata la parte più delicata: la bonifica. A spiegarcelo il Capo Operativo di Belfor Matteo Licchetta: “Dopo la raccolta preliminare di oggi e di ieri dei pezzi più grossi dei giardini, aspireremo il prato per evitare ulteriori contaminazioni”. E ancora: “Questa mattina abbiamo spruzzato sul tetto un incapsulante, ovvero una colla acrilica che fa sì che le fibre eventualmente disperse si attacchino al supporto. Quando verranno fatti lavori di riattazione verranno portate via insieme alla lastra principale”, dichiara Licchetta.
"Quando intrappolato non crea danni"
La paura dei residenti è più che giustificata. L’amianto era considerato fino al 1990 un materiale miracoloso. Oggi è assolutamente vietato poiché l’inalazione delle sue fibre può provocare gravi patologie: “In un tetto del genere ci sono dal 10 al 15% di fibre, ma finché rimane intrappolato nel cemento non crea danni”, conferma Licchetta. In questo caso però c’è stata un’esplosione. Il Capo Operativo di Belfor però tranquillizza la popolazione: “Le concentrazioni di fibra disperse nell’aria, in questo momento, sono simili a tutte quelle di Bellinzona. Le fibre si sono disperse insieme al fumo in seguito alla esplosione".
Eterno oggetto di dibattito
I magazzini comunali di Bellinzona sono stati oggetto di dibattito negli scorsi anni per la loro vetustà. Un dossier, come conferma Lo Russo, non dimenticato: “C’è un progetto sul tavolo del Municipio. Per il momento non abbiamo possibilità di divulgare, ma ci stiamo lavorando”, conclude Lo Russo.