Oggi il Gran Consiglio ha approvato il Preventivo 2025 del Cantone. Un'approvazione che permetterà "di assicurare importanti servizi in favore della popolazione, anche per le fasce più fragili", scrive il Partito liberale radicale, spiegando che comunque "il deficit da 96,5 milioni rimane molto problematico". Tuttavia, continua la nota, una bocciatura avrebbe condotto a uno stallo inconcludente e controproducente per molti settori, che sarebbero rimasti senza i necessari finanziamenti, malgrado le ore spese a discutere emendamenti proprio a loro dedicati". Il partito, viene ancora spiegato, "si è impegnato attivamente per tutelare il potere d’acquisto della popolazione nel contesto del preventivo, come nei mesi scorsi con la bocciatura della tassa di collegamento e della progressione a freddo, oltre ad aver promosso una riforma fiscale che ha evitato un aggravio per tutti e stimolato un Cantone più attrattivo". Ma i liberal radicali dicono anche di "aver agito in favore dei Comuni, che già si trovano sotto pressione, evitando di scaricare nuovi oneri sulle casse comunali e assicurando continuità nell’offerta formativa per i giovani per quanto concerne l’educazione fisica e la musica".
Il dibattito sul Preventivo 2025, "ha comunque evidenziato come una parte
consistente del Parlamento continui a proporre aumenti indiscriminati di spesa
che – se accettati – avrebbero sconquassato i conti dello Stato". Il tutto, continuano i liberali radicali, "condito da narrative totalmente negative, una 'Schwarzmalerei' che di
certo non aiuterà mai lo sviluppo e la crescita del Cantone. L’esempio
dell’esplosione dei costi nel settore della pedagogia speciale nelle scuole è emblematico e va oltre alla preoccupante casistica giovanile". Da qui la richiesta di "analisi approfondita sull’efficacia dell’attuale approccio
cantonale in questo ambito".
"Un compromesso timido"
In questa sessione di Gran Consiglio è stata votata anche la nuova pianificazione ospedaliera cantonale. Il Plr "sostiene l’attuale nuova pianificazione ospedaliera", che definisce "ancora un compromesso timido". Per questo, viene spiegato, "come sostenuto anche dal relatore Matteo Quadranti (Plr), nei prossimi anni saranno imprescindibili più coraggio, verso un migliore coordinamento, concentramento e specializzazione dei nostri ospedali – per evitare un approccio capillare di determinati servizi che genera costi esorbitanti e nuoce alla qualità delle cure, come ammesso dagli specialisti del settore". Mentre per quanto riguarda l'ospedale alla Saleggina, i liberali radicali si dicono "preoccupati: urge una soluzione pragmatica per assicurare lo sviluppo delle eccellenze sul territorio".