Uno dei temi che tiene banco in questi giorni in Ticino è quello dei rapporti tesi tra Cantone e Comuni. Questi ultimi, recentemente hanno lamentato continui riversamenti di oneri e contestato alcune delle misure contenute nel preventivo 2025. E proprio la seduta della Commissione gestione di questa mattina è stata dedicata alle finanze. Il tempo, infatti, stringe; entro inizio dicembre dovranno essere firmati i rapporti. Al momento si sta andando verso la stesura di tre: uno di maggioranza, firmato da PLR Centro e Lega, e due di minoranza. Da una parte ci sarà la sinistra, dall’altra l’UDC. Oggi in Commissione si sono ipotizzate anche delle misure per compensare le mancate entrate della tassa di collegamento e della progressione a freddo, bocciate il mese scorso dal Gran Consiglio. Stando a nostre informazioni, tali misure dovrebbero riguardare sia i beni e i servizi, sia gli asilanti.
Caprara: "Meno tavoli di discussione, ma più incisivi"
Ma facciamo un passo indietro e torniamo alle lamentele dei Comuni. Il presidente della Commissione gestione, Bixio Caprara, ha dichiarato ai microfoni di Ticinonews che "la Gestione è disposta a incontrare i Comuni, i quali arrivano però in zona Cesarini con questa lettera. Dobbiamo infatti procedere abbastanza celermente con il preventivo”. Preventivo 2025 che, ricorda Caprara, “è solo una tappa intermedia. Anche per i prossimi anni bisognerà condividere un percorso in cui le difficoltà finanziare del Cantone trovino una risposta ai due livelli istituzionali". Vi è il tema della ripartizione dei compiti: "Quando si sposta un incarico, si trasferiscono anche dei costi ed è evidente che ciò non possa essere fatto solo verso il basso, ma neppure al contrario”. I due livelli istituzionali dovranno dunque “cercare di caprie quali sono i tavoli di discussione, il cui numero è probabilmente eccessivo. Se ne facciano meno, ma che quelli definiti abbiano anche una forza decisionale definitiva”.
"Nessuno può chiamarsi fuori"
E in merito alla possibilità che, per quest’anno, il Cantone torni su alcune delle misure prese per venire incontro alle richieste delle Città, Caprara ha spiegato che “si sta trovando la soluzione con un discorso di simmetria di sacrifici. Sacrifici chiesti agli enti sussidiati, così come al personale dello Stato. Dobbiamo davvero cercare di far capire, all’interno dell’amministrazione cantonale così come all’esterno, che tutti devono partecipare al programma di risanamento. Nessuno può chiamarsi fuori”.