Ticino
Primi rifiuti al termovalorizzatore di Giubiasco
Redazione
16 anni fa
Flavio Maspoli a Gunther Kiss, passando per Alex Pedrazzini e Marco Borradori: ecco la storia infinita, lunga circa 20 anni, dei rifiuti ticinesi (FOTO/VIDEO)

Il primo carico è arrivato stamane verso le 7.30. E i camion hanno continuato ad transitare fino a mezzogiorno e venti. Altri arriveranno dopo la pausa di mezzogiorno, fino a stasera alle 16.00. Sono i primi e portano con sé i primi rifiuti solidi urbani ticinesi che – dal 10 di agosto – saranno i primi rifiuti smaltiti nel primo termovalorizzatore tutto ticinese. Oggi è insomma una giornata storica. Per una vicenda infinita, iniziata... nella notte dei tempi. Partiamo da lontano: più o meno 20 anni fa. Il Ticino ha due impianti per lo smatimento dei rifiuti: uno a Bioggio ed uno a Riazzino. Sono però obsoleti. E dunque si decide di progettare un moderno impianto di forni a griglia a Bioggio. E arriviamo verso la fine del 1991: il Mattino della domenica, a firma Flavio Maspoli (Lega), inizia a proporre degli articoli misteriosi proponendo tecnologie innovative per lo smaltimento dei rifiuti. E ad inizio 1992 esce allo scoperto la proposta Thermoselect, che ha un impianto sperimentale a Fondotoce (Verbania). Dopodiché il Mattino della Domenica lancia una campagna referendaria contro i forni a griglia, sponsorizzata dal miliardario Gunther Kiss – il fondatore di Thermoselect - e la vince. Il Cantone rifà dunque il concorso per un impianto di smaltimento alternativo. Vengono definite tra ditte finaliste: Thermoselect, Smogless e Chauffe. E tra questi, il gruppo di lavoro del Cantone incaricato, indica il vincitore: la Smogless. La sorpresa è però dietro l'angolo. Ad aprile 1995 ci sono infatti le elezioni cantonali. Siamo a gennaio 1995: in Consiglio di Stato Renzo Respini (PPD) e Dick Marty (PLR) propongono di scegliere subito la ditta indicata dai periti, e dunque la Smogless. Gli altri tre ministri sostengono invece che è meglio se la scelta venga lasciata al futuro Governo, che darà eletto tre mesi dopo. E tre mesi dopo in Governo rieletto Alex Pedrazzini (PPD), che rinuncia a prendere il dipartimento del Territorio, che era di Renzo Respini. Il Territorio va dunque al giovane luganese Marco Borradori (Lega). A inizio luglio, a maggioranza, il Governo cambia idea, abbandona Smogless, e sceglie Termoselect. Da sola contro tutti, laRegione Ticino, con documenti vari ed inediti, fa una campagna lunga anni condita da svariate denunce fatte contro di lei da Thermoselect e il suo legale, ne segnala l'inaffidabilità (oltre che i giri segreti di finanziamento). E anche sulla base di queste critiche alla fine in Ticino si decide che l’impianto sarà costruito solo una volta che se ne dimostrerà il funzionamento a Karlsruhe in Germania dove viene costruito un impianto pilota (che non funzionerà mai, generando una perdita di circa 600 milioni di franchi). Nel 2000 il consigliere di stato Giuseppe Buffi (PLR) muore in un incidente stradale a Chioggia, gli subentra Gabriele Gedotti (PLR). E a questo punto non solo cambia la maggioranza in Governo, ma a Karlsruhe l’impianto test della Thermoselect continua a non funzionare. Non vengono quindi rispettate le clausule del contratto. E a questo punto il direttore stesso del Dipartimento del Territorio, Marco Borradori, dichiara non rispettate le regole e abbandona Thermoselect, sostenuta ormai solo da Marina Masoni (PLR). Il Cantone indice un nuovo concorso, che stavolta viene vinto dalla Martin (in consorzio con Von Roll, Atel e Kam). Ma non è ancora finita. “Ticino Oggi”, giornale gratuito di Flavio Maspoli finanziato da Kiss, lancia un nuovo referendum contro l’impianto. Nel referendum vengono però falsificate un numero enorme di firme e Maspoli finisce dal procuratore pubblico. Kiss chiude il giornale la settimana dopo. A questo punto niente sbarra più la strada all’impianto di Giubiasco. E oggi – 27 luglio 2009 – nell’impianto arrivano i primi rifiuti. Antonio Marci: “Finalmente” “Sono rifiuti che vengono da tutto il Sopra

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